La morte della 53enne cremonese Rossella Cominotti, trovata senza vita in un albergo di Mattarana, in Val di Vara, nello Spezzino, potrebbe essere legata a rituali satanici.
Questa è una delle ipotesi al vaglio degli investigatori, che hanno trovato droga nella stanza dell’omicidio. I riflettori sono puntati sull’uomo, il 57enne Alfredo Zenucchi, che ha confessato di aver ucciso la moglie con un rasoio, in esecuzione di un patto di morte stretto insieme prima di partire per la Liguria. Dopo l’omicidio, Zenucchi ha vegliato il cadavere per due giorni, senza riuscire a suicidarsi, prima di darsi alla fuga.
Occhi puntati, dunque, su Alfredo Zenucchi, descritto dai vicini di casa come un tipo strano, frequentatore su Facebook di siti satanici che evocano “Angeli e demoni”, sangue e vampiri. In passato, rivela La Repubblica, ha vissuto in una comunità di recupero. Ora emerge che la coppia anche nei giorni di soggiorno nello Spezzino, dove è arrivata il primo dicembre, ha fatto uso di eroina, ha comprato siringhe in una farmacia di Tellaro e nella camera dell’hotel ne sono state trovate diverse.
I due, dopo un anno di conoscenza, si erano sposati il 9 marzo a Bonemerse, il paesino in provincia di Cremona dove a gennaio avevano aperto un’edicola, che era chiusa da qualche anno. Era un’attività in perdita, ma i due non risultano oppressi dai debiti.
Cominotti e Zenucchi a qualcuno dei vicini apparivano comunque “strani”. Si vedevano pochissimo e avevano rapporti quasi inesistenti con il vicinato. “Lui non lo abbiamo praticamente mai visto e avremo parlato con lei tre volte in tutto. E per dire buongiorno o buonasera”. Da mesi la casa sembrava come abbandonata. “L’erba del giardino è cresciuta in maniera smisurata e abbiamo provveduto a tagliarla noi”, raccontano alcuni vicini allungando l’ombra su presunti problemi economici. “Solo una volta c’è stato un confronto, anche piuttosto duro, per i cani e il modo in cui li tenevano. Sempre liberi, quasi abbandonati a loro stessi – rivela una vicina -. Ci siamo lamentati e lui ci ha quasi aggrediti”. Un tipo “stravagante” per loro.
La coppia era scomparsa da 13 giorni dal Cremonese. Come ricostruisce La Repubblica, il giorno dell’Immacolata, alle 8, Zenucchi esce dopo due giorni “dalla stanza della morte, diventata anche dei misteri” per lasciare l’albergo spezzino senza la moglie. Per gli inquirenti non è ancora chiaro se per scappare o per farla finita. A lui, rinchiuso nel carcere di Massa, viene contestato l’omicidio volontario.
“Ci sono diverse cose ancora da chiarire”, ripete il procuratore capo di La Spezia Antonio Patrono.