Trovata morta in casa una 73enne con lesioni alla testa: il figlio è accusato di omicidio volontario
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Trovata morta in casa una 73enne con lesioni alla testa: il figlio è accusato di omicidio volontario

Fiorenza Rancilio, 73enne di Milano, è stata trovata morta in casa con profonde lesioni alla testa. La vittima era la figlia di Gervaso Rancilio, imprenditore italo-francese re delle macchine del caffè.

Trovata morta in casa una 73enne con lesioni alla testa: il figlio è accusato di omicidio volontario
Il luogo del ritrovamento del corpo di Fiorenza Rancilio
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14 Dicembre 2023 - 09.02


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Fiorenza Rancilio, 73enne di Milano, è stata trovata morta in casa con profonde lesioni alla testa. La donna è l’erede di una importante famiglia di imprenditori. Al momento del ritrovamento del corpo nell’abitazione era presente il figlio della donna, che è stato ascoltato dagli investigatori. La vittima era la figlia di Gervaso Rancilio, imprenditore italo-francese re delle macchine del caffè.

 Il figlio, Guido Pozzolini Gobbi Rancilio, è ricoverato nel reparto di psichiatria del Policlinico in stato confusionale ed è stato fermato per omicidio volontario. La Procura sta vagliando la posizione del 35enne, che aveva assunto psicofarmaci. L’uomo era in cura da anni per patologie psichiatriche e pare fosse stato ricoverato già diverse volte. Quando nel primo pomeriggio sono intervenuti i carabinieri non è stato in grado di rispondere alle domande: è apparso, infatti, molto frastornato.

A dare l’allarme è stata la domestica che, arrivata come ogni giorno per lavorare nell’abitazione, descritta come “immensa” e ben protetta dai sistemi di sorveglianza in uno stabile in cui ci sono diversi uffici, ha fatto fatica ad entrare. Fiorenza era solita, infatti, scendere in un ufficio del palazzo verso le 9-9.30, ma stamattina non si era vista. Per la sua assenza si è insospettito anche un parente, che cura gli affari della famiglia, anche perché la 73enne non rispondeva al telefono. Quando, poi, la domestica è riuscita a farsi aprire dal figlio, la terribile scoperta.

Fiorenza Rancilio, immobiliarista di professione, era presidente della fondazione “Augusto Rancilio”, intitolata a suo fratello, architetto di 26 anni che venne sequestrato dall’Anonima a Cesano Boscone (Milano) la mattina del 2 ottobre 1978. Il padre di entrambi era Gervaso Rancilio, imprenditore italo-francese re delle macchine da caffè che conta, tra le altre, ancora una sede nel Milanese.

Il fratello di Fiorenza Rancilio, Augusto, era un architetto sequestrato dall’Anonima Sequestri nel 1978, quando aveva 26 anni, e mai più trovato. Sull’uomo calò un velo di silenzio fino ai primi Anni Novanta, quando il boss calabrese Saverio Morabito cominciò a collaborare con la magistratura, spiegando i legami fra ‘ndrangheta calabrese e mafia siciliana. Svelò inoltre i retroscena di omicidi, sequestri e rapine avvenuti nel territorio nei decenni precedenti, permettendo l’arresto della maggior parte dei membri della banda. Secondo la ricostruzione, Augusto morì dunque durante un tentativo di fuga, i resti del suo corpo però non vennero mai ritrovato.

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