Cinque anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dei pubblici uffici e 8 mila di multa. È la condanna comminata al cardinale Angelo Becciu dal Tribunale vaticano, al termine del processo sulo’la gestione dei fondi della Segreteria di Stato che ruota intorno alla compravendita del Palazzo di Londra. Becciu è stato ritenuto colpevole di tre capi di imputazione per peculato.
Per Becciu anche la confisca di 200 milioni e 500 mila di dollari americani «quale profitto dal delitto di peculato».
Becciu: amarezza ma accuse ridimensionate
“C`è profonda amarezza, dopo 86 udienze, nel prendere atto che l`innocenza del Cardinale Becciu non è stata proclamata dalla sentenza, nonostante tutte le accuse si siano rivelate completamente infondate. Le prove emerse nel processo, la genesi delle accuse al Cardinale, frutto di una dimostrata macchinazione ai suoi danni, e la Sua innocenza, ci consentono di guardare all`appello con immutata fiducia”, è quanto dichiarano Maria Concetta Marzo e Fabio Viglione, legali del Cardinale Giovanni Angelo Becciu.
“Nonostante la pronuncia ci amareggi profondamente, abbiamo una solida certezza: il Cardinale Becciu, fedele servitore del Papa e della Chiesa, ha sempre agito nell’interesse della Segreteria di Stato e non ha avuto per sé e per i suoi familiari alcun vantaggio”, proseguono gli avvocati.
“Rispettiamo la sentenza, leggeremo le motivazioni, ma rimaniamo certi che verrà prima o poi riconosciuta l’assurdità delle accuse contro il Cardinale e dunque la verità: Sua Eminenza Becciu è innocente”.