Bujar Fandaj, è il 41enne kosovaro accusato del femminicidio di Vanessa Ballan. Marco Martani, procuratore capo di Treviso, parlando alla stampa ha esposto i pesanti elementi a carico dell’uomo. «C’è anche il filmato di una telecamera di sicurezza che riprende la recinzione della villetta della vittima in cui si vede un uomo che scavalca, con un borsone in mano: non si vede bene il volto, ma si possono vedere bene i suoi vestiti, assolutamente simili a che erano quelli che indossava quando è stato fermato».
«E’ stato rintracciato a casa sua e si stava preparando verosimilmente per fuggire perché si era fatto la doccia e si stava cambiando gli abiti ma nel pomeriggio aveva fatto una telefonata al 112 nella quale aveva, in maniera neanche tanto indiretta, ammesso di aver compiuto l’omicidio e aveva detto che si sarebbe costituito il giorno dopo ai carabinieri di Riese».
In realtà per il procuratore capo di Treviso «c’è motivo di ritenere che sia stato un tentativo di depistaggio e di guadagnare tempo. Personalmente non ritengo che, se non lo avessimo fermato, oggi sarebbe venuto a costituirsi».
Argomenti: femminicidio