I Ris di Parma hanno analizzato l’auto di Filippo Turetta, il 22enne che ha ucciso Giulia Cecchettin e che si trova attualmente nel carcere di Verona. Secondo i primi riscontri, dalle analisi sono emerse «moltissime tracce di sangue sul sedile posteriore».
La Punto Nera con la quale Turetta ha tentato la fuga in Germania prima dell’arresto, era arrivata nella sede dei Ris di Parma il 15 dicembre. Le analisi saranno utili a capire la dinamica dell’omicidio. I carabinieri effettueranno nei prossimi giorni la bloodstain pattern analysis, tecnica che studia forma ed eventuale traiettoria seguita del sangue. È una tecnica che consente di risalire all’origine e all’azione che ha provocato il sanguinamento.
Nel carcere veronese di Montorio Filippo Turetta continua a trascorrere le sue giornate, senza grandi cambiamenti. Il giovane è tuttora rinchiuso nella sesta sezione, quella dell’infermeria, in cui stato collocato fin dal suo arrivo in Italia.
Argomenti: femminicidio