Chiara Ferragni e Fedez sono da settimane al centro delle polemiche per numerose vicende, più o meno gravi, che ne hanno minato la credibilità e la reputazione. Nella notte a Torino è comparsa l’ultima opera dello street Artist Andrea Villa, protagonista proprio la celebre influencer cremonese.
L’occhio – simbolo del brand della Ferragni – è al centro dell’opera di ispirazione orwelliana, con una Milano cinta da filo spinato e sotto, una grande scritta, `1984´.
«Il libro di George Orwell – ricorda Villa – immaginava un mondo dove gli schermi televisivi spiavano tramite telecamere le vite e le azioni delle persone, per uniformarle al pensiero unico del Grande Fratello, il dittatore supremo che controllava tutto con i suoi occhi digitali. Il protagonista del libro era prigioniero in casa, controllato a vista dalla telecamera del suo televisore».
«Così come Chiara Ferragni si ritrova prigioniera del suo stesso social e della sua stessa immagine, un occhio che l’ha sbugiardata e ora la imprigionato, vittima del suo stesso mezzo comunicativo. Lo schermo dell’ipocrisia si è incrinato, il re è nudo e si vedono gli ingranaggi della dittatura dell’immagine, dove la `grande macchina´ governa le scelte delle persone». Per Villa «non importa se sei povero o ricco come i Ferragnez: la macchina ti schiaccerà comunque. Una dittatura distopica reale, perché vive nella nostra vita e nei nostri schermi».