A Marano, in provincia di Napoli, quattro imprenditori sono stati denunciati e condannati al divieto di dimora in provincia di Caserta dopo l’indagine della procura di Santa Maria Capua Vetere sul caporalato nei fondi agricoli del Casertano.
I quattro sono accusati dei reati di sfruttamento del lavoro e impiego di manodopera clandestina nei confronti di alcuni braccianti stranieri.
Dalle indagini è emerso che i lavoratori venivano presi a cinghiate se riposavano un attimo o venivano riaccompagnati a casa e lasciati senza cure se accusavano un malore.