Strage di Erba, oggi la prima udienza per la revisione del processo: i nuovi elementi che scagionerebbero Rosa e Olindo
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Strage di Erba, oggi la prima udienza per la revisione del processo: i nuovi elementi che scagionerebbero Rosa e Olindo

Presente in aula anche Azouz Marzouk, padre del piccolo Youssef e marito di Raffaella Castagna, ha dichiarato: "Non è ancora stata fatta giustizia". 

Strage di Erba, oggi la prima udienza per la revisione del processo: i nuovi elementi che scagionerebbero Rosa e Olindo
Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati per la strage di Erba.
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1 Marzo 2024 - 15.44


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La revisione del processo per la strage di Erba inizia oggi 1 marzo, Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo per aver ucciso Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini, tornano in aula per verificare le nuove prove che potrebbero ribaltare la sentenza.

Olindo Romano ha scritto una lettera indirizzata al tribunale. ”A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello. Penso che i fratelli Castagna dovrebbero essere interessati a capire come sono andati veramente i fatti e non capisco perché nascondano la testa sotto la sabbia pur di non confrontarsi con gli innumerevoli dubbi che continuano a emergere da questa vicenda. Non so chi sia il colpevole e non posso accusare nessuno senza prove, so io cosa vuol dire e non lo auguro a nessuno”.

Presente in aula anche Azouz Marzouk, padre del piccolo Youssef e marito di Raffaella Castagna, ha dichiarato: “Non è ancora stata fatta giustizia”. 

La Corte di Appello di Brescia ha citato le parti civili e anche il procuratore generale di Milano, nella persona del sostituto pg Cuno Tarfusser. I giudici valuteranno, all’esito della discussione tra le parti, se rigettare le istanze oppure accogliere le nuove prove proposte dagli avvocati Fabio Schembri e Nico D’Ascolo, per Olindo Romano, e Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, per Rosa Bazzi, e disporre la revisione del processo.

L’avvocato dello Stato Domenico Chiaro vuole riportare la strage di Erba nell’ambito “nelle aule di giustizia” perché “qui sono prese le decisioni” e non altrove e ha tacciato di “manifesta inammissibilità” le istanze di revisione “prive di motivazioni”. Lo ha detto nel suo esordio nell’intervento al processo di Brescia in cui sembra intenzionato a dire no su tutta la linea alle richieste delle difese.

 Quelli presentati dalla difesa di Olindo e Rosa per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba “non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio” secondo l’avvocato dello Stato Domenico Chiaro, così come le intercettazioni che “non assurgono a dignità di prove”. Per quanto riguarda il presunto deficit mentale di Rosa Bazzi “c’è il sospetto che ci fosse interesse” da parte dell’imputata a rispondere in modo scorretto ai consulenti. Non sa dove è il Brasile, in Spagna, ha risposto”. E Olindo “inizialmente era apparso non avere rimorsi, poi la ritrattazione. Dategli l’Oscar a questo punto”.

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