La 17enne schermitrice racconta la violenza subita: "Come faccio a gareggiare ancora se ci sono quei tre?"
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La 17enne schermitrice racconta la violenza subita: "Come faccio a gareggiare ancora se ci sono quei tre?"

La 17enne uzbeka racconta: "Come faccio a fare le gare se ci sono quei tre? Non posso salire in pedana e vedere di nuovo quelle persone, le stesse che mi hanno fatto del male. Mi mettono paura, ma io non voglio abbandonare la scherma".

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5 Marzo 2024 - 10.41


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La giovane schermitrice uzbeka violentata da tre colleghi italiani durante un ritiro ha parlato con Il Messaggero, raccontando la propria terribile esperienza. “Sto cercando di non leggere le notizie che mi riguardano perché purtroppo mi fa male, malissimo. Rivivo la stessa angoscia. Mi guardo allo specchio e mi vedo come se fossi a pezzi, una persona danneggiata. Non riesco a dormire, fatico a concentrarmi, davanti a me vedo il buio. So che tutti sono preoccupati per me e questo mi dispiace”. 

“Come faccio a fare le gare se ci sono quei tre? Non posso salire in pedana e vedere di nuovo quelle persone, le stesse che mi hanno fatto del male. Mi mettono paura, ma io non voglio abbandonare la scherma”.

“La sera siamo andati tutti nel bar di fronte all’hotel a festeggiare dopo le gare di Milano. Ricordo solo di aver bevuto qualcosa, poi il nulla. Mi sono svegliata in una stanza semi incosciente, non avevo energia, non potevo muovermi”.

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Il legale della giovane, l’avvocato Guidarelli, ha contestato la scelta della Procura di non applicare alcuna misura nei confronti degli aggressori.  “Mi rende molto perplesso che la procura della Repubblica di Siena non abbia ritenuto necessaria l’applicazione delle misure cautelari nei confronti degli indagati come più volte ho richiesto”.

”Non mi aspettavo certo delle scuse e prendo atto di quanto sostiene la Procura”, ha aggiunto l’avvocato. E, in merito alla richiesta di incidente probatorio diretta all’assunzione della testimonianza della persona offesa, ha concluso: “Sono passati sette mesi, poteva essere fatto nell’immediatezza dei fatti come avevo richiesto”.

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