Un colonnello dei carabinieri è stato denunciato per aver inviato foto e video hot Donatella Di Rosa, la “Lady Golpe” che denunciò un inesistente colpo di stato. I giudici la condannarono negli anni Novanta a otto anni di pena per calunnia, successivamente dimezzati grazie all’indulto.
Da qui parte la nuova storia. La donna, chiamata a testimoniare sui rapporti tra l’ex marito e i responsabili della strage di Piazza della Loggia a Brescia,, viene avvicinata dal colonnello, che nel frattempo è diventato consulente nelle indagini sulla bomba. Il 9 febbraio viene denunciato da Di Rosa.
«Durante la prima escussione credo sia difficile immaginare l’emozione e la rabbia che ho provato, sentendomi dire dal colonnello che a una rivisitazione dei miei vecchi atti processuali era apparso chiaro che la mia condanna fosse assolutamente pretestuosa e che nonostante la mia palese innocenza tale atteggiamento giudiziario fosse servito a coprire soggetti intoccabili», fa mettere a verbale Di Rosa.
Da quel momento iniziarono le attenzioni morbose del colonnello. Lui inizia a parlarle dei suoi gusti sessuali, con illustrazioni corredate da video e foto espliciti. «Disse che aveva preparato una cena araba e che, se permettevo, appena arrivata si sarebbe messo completamente nudo». Il colonnello le inviava «foto, video e vocali che avrebbero fatto arrossire una prostituta».