Accoltella a morte lo zio 41enne: Antonio Ianetti non accettava la relazione del parente con la sua ex
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Accoltella a morte lo zio 41enne: Antonio Ianetti non accettava la relazione del parente con la sua ex

Cesano Boscone, la vittima Roberto Parisi, aveva una relazione con la ex di Antonio Ianetti. "Sono stato io, l'ho ucciso io, non volevo ammazzarlo", ha confessato il 29enne alla polizia. 

Accoltella a morte lo zio 41enne: Antonio Ianetti non accettava la relazione del parente con la sua ex
Roberto Parisi e Antonio Iannetti
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27 Marzo 2024 - 10.28


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Antonio Ianetti è il 29enne che, prima di costituirsi, ha ucciso a coltellate lo zio 41enne a Cesano Boscone. La vittima, Roberto Parisi, aveva una relazione con la ex di Ianetti. “Sono stato io, l’ho ucciso io, non volevo ammazzarlo”, ha confessato il 29enne alla polizia. 

La donna ha raccontato i dettagli: ”Non lo aveva accettato, non si rassegnava, continuava a dirmi: non avrai mai una vita con lui finché ci sarò io. Ci tormentava, diceva che sarebbe finita male per tutti”. Lunedì 25 marzo, zio e nipote si erano dati appuntamento per parlare della questione in un’area poco frequentate del comune. Tra i due era iniziata una lite culminata nell’aggressione mortale.

Ianetti ha colpito Parisi con sette coltellate, l’uomo è stato trovato riverso in terra da alcuni passanti ma l’arrivo dei soccorsi è stato inutile. Dopo l’omicidio il nipote ha telefonato alla sua ex per confessare quanto commesso e poi si è spontaneamente recato alla caserma di Corsico, indicando anche dove aveva lanciato il coltello.

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La 37enne – riporta il quotidiano Il Giorno – ha spiegato che lei e lo zio avevano cominciato a frequentarsi a settembre, quando la storia con Ianetti era già finita. “Con Roberto c’era un rapporto speciale. Anche se stavamo insieme da pochi mesi, a gennaio mi aveva chiesto di sposarlo. Erano otto mesi che ci tormentava. Roberto aveva anche pensato di denunciarlo. Diceva cose spaventose, avevamo paura di quello che poteva fare. Fino alla sera del delitto ha continuato a dirmi: ‘Te lo faccio portare sulla coscienza, a tua figlia racconterai che la colpa è solo tua”.

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