Marzia Corini è stata assolta: era accusata di aver ucciso con un sedativo il fratello malato terminale
Top

Marzia Corini è stata assolta: era accusata di aver ucciso con un sedativo il fratello malato terminale

Marzia Corini, medico anestesista di 59 anni, era accusata della morte del fratello, Marco Valerio Corini, avvocato di vip e calciatori, 51 anni, malato terminale di cancro, con una iniezione di Midazolam.

Marzia Corini è stata assolta: era accusata di aver ucciso con un sedativo il fratello malato terminale
Marco e Marzia Corini
Preroll

globalist Modifica articolo

27 Marzo 2024 - 15.02


ATF

Marzia Corini è stata assolta dall’accusa di aver ucciso il fratello Marco Valerio con dei sedativi. La procuratrice generale Francesca Nanni aveva chiesto per la donna una condanna a 14 anni e 2 mesi, mentre il collegio difensivo composto dagli avvocati Vittorio Manes e Giacomo Frazzitta, avevano chiesto l’assoluzione. 

Marzia Corini, medico anestesista di 59 anni, era accusata della morte del fratello, Marco Valerio Corini, avvocato di vip e calciatori, 51 anni, malato terminale di cancro, con una iniezione di Midazolam. Il 51enne morì il 25 settembre del 2015 nella sua casa di Ameglia, in provincia di La Spezia.

«Il primo pensiero è che questo sistema è sbagliato, si sono presi per 8 anni la vita di una persona innocente. Penso alle persone che non possono permetterselo, è un sistema da cambiare dalle fondamenta, io devo la mia vita ai miei due avvocati. Da ora – ha detto ancora la 59enne – comincerò ad elaborare il lutto per mio fratello, finora ho solo ripercorso per centinaia di volte la sua agonia».

Leggi anche:  Ragazzo ucciso con un colpo di pistola in testa nelle campagne del reggino

Marzia Corini, arrestata nel febbraio del 2016 con l’accusa di omicidio volontario, era stata condannata a 15 anni dal tribunale di La Spezia, sentenza ribaltata nel maggio 2022 dalla Corte d’appello di Genova che l’aveva assolta. Nell’aprile del 2023 la Cassazione annulla l’assoluzione con rinvio per difetto di motivazione, ora la decisione spetta ai giudici milanesi.

Native

Articoli correlati