A Milano è stato posto agli arresti domiciliari un 24enne, accusato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico. Lo scorso dicembre il giovane era stato arrestato perché “consapevolmente si è procurato e ha detenuto materiale pornografico, realizzato utilizzando minori degli anni diciotto” e, in quell’occasione, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.
Gli agenti avevano eseguito il decreto di perquisizione locale e personale e di ispezione di materiale informatico emesso nell’ambito del procedimento penale instaurato a seguito delle denunce formalizzate dalle mamme di due ragazze minorenni le quali, in alcune chat su Instagram, erano state costrette a produrre video nell’atto di masturbarsi: se non l’avessero fatto, veniva prima fatta minaccia di violenze nei confronti dei loro familiari e, poi, di invio di quelle immagini a loro conoscenti.
L’indagato si era presentato alle ragazzine sotto falso nome, Mirko Agridi di 14 anni, e anche, come rilevato dalle indagini, con un profilo Instagram associato a un’identità femminile (Rebecca Monti) indicata come cugina del ragazzo virtuale e che le vittime ritenevano una loro coetanea.
L’analisi da parte degli agenti del commissariato Rho Pero degli apparati informatici sequestrati a dicembre all’indagato, sui quali è stata rinvenuta un’ingente quantità di video e foto ritraenti minori in atteggiamenti sessualmente espliciti, ha portato a identificare oltre 50 minori vittime di adescamento per i quali sono tuttora in corso accertamenti.
L’attività investigativa ha, inoltre, permesso di individuare ulteriori account che sarebbero stati utilizzati dal 24enne per adescare le vittime: @sanzmirco0 @younnico08 @niconicogx @nicemotm @giovanenicee @rebeccamonti_08 @Io_esco_giovane @parislazone0 @nicorealllx @semprerebe