Simone Borgese è uno stupratore seriale? Gli inquirenti indagano sul modus operandi del 39enne, arrestato due volte
Top

Simone Borgese è uno stupratore seriale? Gli inquirenti indagano sul modus operandi del 39enne, arrestato due volte

A Roma, il 39enne Simonne Borgese è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una studentessa, l’aggressione sarebbe avvenuta l’8 maggio scorso. Nel 2015 violentò una donna sempre l'8 maggio.

Simone Borgese è uno stupratore seriale? Gli inquirenti indagano sul modus operandi del 39enne, arrestato due volte
Simone Borgese
Preroll

globalist Modifica articolo

7 Giugno 2024 - 10.20


ATF

Quello di Simone Borgese, il 39enne arrestato per la violenza sessuale su una studentessa a Roma, potrebbe essere un caso di stupratore seriale. Al momento sull’uomo non ci sarebbero ulteriori denunce, ma chi indaga non esclude una serialità considerato il modus operandi. La violenza sulla studentessa e la precedente su una tassista sono state compiute lo stesso giorno, l’8 maggio, e nello stesso quadrante della città. Per questo gli investigatori invitano chi abbia subito eventuali molestie a denunciare.

I fatti

A Roma, il 39enne Simonne Borgese è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una studentessa, l’aggressione sarebbe avvenuta l’8 maggio scorso. L’uomo era già stato arrestato in passato per aver stuprato una tassista che lo stava accompagnando, nel 2015.

La giovane si trovava nei pressi della fermata dell’autobus in via della Magliana, dopo pochi minuti le si era accostata un’auto con un uomo a bordo che le chiedeva indicazioni stradali.

Mostrando il suo cellulare completamente scarico, impossibilitato quindi ad aprire le mappe, l’uomo aveva aperto lo sportello dell’auto invitando la ragazza a salire per accompagnarlo. A quel punto sono iniziate le avances.

Leggi anche:  Nonno e zio condannati a 16 anni per aver abusato per molto delle nipotine: i genitori delle piccole erano complici

La giovane è stata poi costretta a subire una violenza in una zona isolata. L’indagato ha poi restituito lo smartphone alla ragazza, riaccompagnandola nei pressi di Villa Bonelli. Gli investigatori, sulla scorta delle informazioni e delle descrizioni fornite dalla vittima, hanno svolto un’intensa attività di indagine durante la quale hanno visionato anche le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino presente sul tragitto percorso dall’uomo.

 In sede di denuncia, poi, i poliziotti le hanno mostrato un album fotografico ritraente le immagini di alcuni soggetti somiglianti a quello poi riconosciuto come autore del reato di cui è stata vittima. Gli agenti hanno così rintracciato e identificato l’uomo, un 39enne romano, per il quale l’autorità giudiziaria ha disposto la misura applicativa della custodia cautelare in carcere.  

Native

Articoli correlati