Indagato per omicidio colposo il titolare di Satnam Singh, Fratoianni: "In troppi hanno perso il senso della decenza"
Top

Indagato per omicidio colposo il titolare di Satnam Singh, Fratoianni: "In troppi hanno perso il senso della decenza"

Fratoianni: "L'Italia rischia di diventare un Paese terribile quando un bracciante subisce un incidente sul lavoro e viene scaricato ferito gravemente come se fosse un sacco di immondizia". 

Indagato per omicidio colposo il titolare di Satnam Singh, Fratoianni: "In troppi hanno perso il senso della decenza"
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni
Preroll

globalist Modifica articolo

20 Giugno 2024 - 14.15


ATF

La procura della Repubblica di Latina ha indagato il titolare dell’azienda dove lavorava Satnam Singh, il cittadino indiano di 31 anni che ieri è morto all’ospedale San Camillo di Roma, dopo essere stato vittima di un incidente sul lavoro e abbandonato in strada, con il braccio amputato e le gambe lacerate da un macchinario. Nicola Fratoianni ha commentato l’accaduto.

«Il bracciante di Latina non è un morto sul lavoro è un morto di sfruttamento e di violenza. Rompere il muro della barbarie, questo dovrebbe fare il governo Meloni e non lo fa. In troppi in questo Paese hanno perso il senso della decenza e dell’etica. L’Italia rischia di diventare un Paese terribile quando un bracciante subisce un incidente sul lavoro e viene scaricato ferito gravemente come se fosse un sacco di immondizia». 

«Non è un morto sul lavoro, è un morto di sfruttamento di violenza e di barbarie. E trovo incredibili le parole di quel datore di lavoro, che utilizzando i microfoni del maggior telegiornale del Paese, scarica le proprie responsabilità sulla vittima. E’ una vicenda che grida vendetta, il governo e le Istituzioni devono intervenire su una cultura dello sfruttamento che deve essere stroncata. Finora non vi è stata traccia di questo impegno».

Leggi anche:  Libera si costituisce parte civile nel processo per la morte di Satnan Singh: "Barbarie non più tollerabile"

«Bisogna rompere il muro della barbarie, non è mai troppo tardi per difendere la dignità della politica e del mondo del lavoro e lo dico ai ministri di questo governo». 

Native

Articoli correlati