Il rapper Shaka Muni canta 41bis ed esalta il peggiore modello criminale
Top

Il rapper Shaka Muni canta 41bis ed esalta il peggiore modello criminale

Siamo ad Agrigento e San Leone è il lido della Città dei Templi, città che nel 2025 dovrebbe svolgere il ruolo di Capitale della Cultura. E il rapper canta davanti a ragazzini

Il rapper Shaka Muni canta 41bis ed esalta il peggiore modello criminale
Il rapper Shaka Muni
Preroll

globalist Modifica articolo

27 Giugno 2024 - 23.12


ATF

Il titolo del giornale online locale recita: “Shaka Muni in tour in città: il rapper catanese canta con i ragazzini all’eliporto di San Leone”. Siamo ad Agrigento e San Leone è il lido della Città dei Templi, città che nel 2025 dovrebbe svolgere il ruolo di Capitale della Cultura. Dovrebbe, perché nel frattempo si è fatto poco e male e perché la città soffre una crisi idrica come mai si era vista, con i turisti che scappano, senza poter fare una doccia, e dopo aver fotografato le file di anziani alle fontane dove un tempo si abbeveravano gli asini.

Ma torniamo al tour di Shaka Muni. Come racconta AgrigentoNotizie, l’arrivo del rapper catanese era stato da lui annunciato sui social. Cosa ha fatto al lido di Agrigento? Ha raccolto ragazzini e bambini in uno spiazzo prossimo al mare, un tempo eliporto, e con una troupe ha girato clip che ha messo in rete, sui suoi social.

Il problema è la tematica, diciamo, dei testi delle canzoni del rapper catanese. Già nei titoli c’è l’impronta “artistica”: “Sex”, che recita, tra l’altro, “voglio la tua fica e il tuo culo”, “Educazione siciliana” che vorrebbe riproporre in salsa sicula il più famoso “Educazione siberiana”, quindi “Trinacria”, fino ad arrivare al top della produzione artistica del rapper: “41bis”. Un testo che senza tanti fronzoli è, di fatto, una esaltazione del modello criminale peggiore che si può rappresentare, soprattutto ai più giovani. Fragili e indifesi, potrebbero fare propri linguaggio e modelli. Il testo di “41bis” consiglia “una 44 magnum sempre nei jeans”, ed è un continuo cantare di droga, cocaina, manette, codici d’onore, “regole” carcerarie, kalashnikov e tanto altro, tutto a piene mani dal peggior repertorio che si può sciorinare ad un ascolto giovanissimo.

Restano in attesa di risposta alcune domande, che il giornale locale non si pone e non pone a Comune, Prefettura e Questura. Eccole: Chi ha permesso che si organizzasse quel set, peraltro annunciato e pubblicizzato? Chi non è intervenuto, quando si stava tenendo? Chi ha consentito che questo rapper realizzasse, in un luogo pubblico, una clip con uno stuolo di minorenni attorno, plaudenti. Minori che avrebbero richiesto tutela e protezione, considerata la cronaca drammatica di queste ore, con protagonisti giovani vittime e carnefici coetanei.

In attesa delle risposte, una cosa è certa: questo inquietante tour, indisturbato, ha fatto irruzione nella Capitale della Cultura 2025. Con quali danni, ce lo dovrebbe dire chi segue la psiche dei più giovani.

Native

Articoli correlati