La Finanza sequestra 41 milioni di euro a un uomo d'affari russo: la richiesta dalle autorità di Kiev
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La Finanza sequestra 41 milioni di euro a un uomo d'affari russo: la richiesta dalle autorità di Kiev

La Guardia di Finanza di Firenze ha sequestrato beni per un valore di 41 milioni di euro appartenenti a un uomo d'affari russo, su richiesta di assistenza giudiziaria internazionale avanzata dalla Procura Specializzata Anticorruzione di Kiev, Ucraina.

La Finanza sequestra 41 milioni di euro a un uomo d'affari russo: la richiesta dalle autorità di Kiev
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29 Luglio 2024 - 17.31


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La Guardia di Finanza di Firenze ha sequestrato beni per un valore di 41 milioni di euro appartenenti a un uomo d’affari russo, su richiesta di assistenza giudiziaria internazionale avanzata dalla Procura Specializzata Anticorruzione di Kiev, Ucraina.

I beni confiscati, che comprendono immobili (tra cui un castello in Toscana) e partecipazioni societarie, sarebbero il risultato del reinvestimento di profitti accumulati illegalmente. L’uomo d’affari, uno dei più ricchi al mondo, è principalmente attivo nel commercio di materie prime, proprietario di porti, sponsor di squadre sportive e ha investimenti nei settori chimico e dei fertilizzanti.

È indagato per reati commessi in Ucraina, tra cui corruzione di funzionari pubblici, frode ai danni di una società pubblica ucraina operante nella commercializzazione di prodotti agricoli (in particolare grano) per un valore superiore a 60 milioni di dollari, e riciclaggio di denaro.

L’inchiesta sulle attività in Ucraina dell’imprenditore russo risalirebbe a prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino e, precisamente, al 2016. E’ stata direttamente la Procura specializzata anticorruzione di Kiev a chiedere un’assistenza giudiziaria internazionale. Sono state diramate informazioni e dettagli sul cittadino russo, che da tempo operava in Ucraina. E così sono scattate le indagini anche in Italia fino ad arrivare al maxisequestro.

Leggi anche:  Ucraina, i russi mandano al fronte un battaglione fatto di ultras di calcio di ispirazione neo-nazista

I riscontri hanno consentito di acclarare che il russo, reinvestendo parte dei proventi illecitamente conseguiti, detiene, tramite una fiduciaria con sede in Firenze, la titolarità dell’intero capitale di una società proprietaria di un esteso e lussuoso complesso immobiliare nel capoluogo toscano.

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