Foggia: medici in sciopero dopo l'aggressione in ospedale ai danni del personale sanitario
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Foggia: medici in sciopero dopo l'aggressione in ospedale ai danni del personale sanitario

La proposta, avanzata dalla Federazione dei medici di medicina generale, vuole esprimere solidarietà ai colleghi che mercoledì sera sono stati aggrediti da circa cinquanta persone, tra amici e parenti di una ragazza di 22 anni morta

Foggia: medici in sciopero dopo l'aggressione in ospedale ai danni del personale sanitario
Aggressione contro i medici all'ospedale di Foggia
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8 Settembre 2024 - 11.19


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Dopo l’aggressione all’ospedale di Foggia dell’altro giorno, il personale sanitario che lavora negli ambulatori di medicina generale, nei servizi specialistici e nei reparti ospedalieri della provincia ha annunciato uno sciopero.

La proposta, avanzata dalla Federazione dei medici di medicina generale, vuole esprimere solidarietà ai colleghi che mercoledì sera sono stati aggrediti da circa cinquanta persone, tra amici e parenti di una ragazza di 22 anni di Cerignola, deceduta poco prima durante un intervento chirurgico al Policlinico Riuniti.

Come testimoniato da un video diventato in poco tempo virale, i medici e gli infermieri si sono dovuti barricare in una stanza di chirurgia toracica per mettersi al riparo dalla furia delle persone che volevano vendicarsi. “Abbiamo avuto paura anche di morire”, ha commentato uno dei medici aggrediti dopo l’incontro in prefettura con il sottosegretario Marcello Gemmato.

Salvatore Onorati, segretario provinciale della Fimmg, ha così annunciato “un’ora di interruzione di ogni attività sanitaria in tutti gli ambulatori, i servizi e i reparti”, un’iniziativa che ha lo scopo “di far capire cosa può succedere se i medici e tutto il personale sanitario dovesse definitivamente stancarsi di questi continui, ripetuti e ignobili atti di violenza”. 

Intanto la Procura di Foggia ha aperto due inchieste. Una sull’aggressione ai medici e una sul decesso della ragazza.

I familiari parlano di malasanità. Sabato la sorella della ragazza deceduta ha fatto un lungo post su Facebook per spiegare le ragioni della protesta dei familiari, senza negare l’aggressione ma giustificandola con l’operato, a suo dire, colpevole del personale sanitario dell’ospedale foggiano. “La mia famiglia ha fatto la guerra peggio di Gomorra, perché mia sorella è stata uccisa da loro – ha scritto -. La nostra famiglia dovrà scontare un ergastolo a vita per colpa vostra. Visto che state facendo girare tantissime notizie false sembra che siamo pazzi, delle bestie, in questa situazione ci troviamo qui a dare anche spiegazioni. Ma lo facciamo solo perché tutti devono sapere la verità”. 

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