Nuovo capitolo nell’affaire Boccia-Sangiuliano. Dopo l’esposto presentato nei giorni scorsi dall’ex ministro della Cultura, i carabinieri del Nucleo investigativo hanno perquisito, su ordine della Procura di Roma, l’abitazione a Pompei dell’imprenditrice e influencer.
I pm capitolini, coordinati dalla procuratrice Giulia Guccione, indagano Maria Rosaria Boccia per alcuni reati, tra cui violazione della privacy, lesioni, violenza privata e il furto della fede nuziale in oro dell’ex ministro alla Cultura. Nella sua abitazione i carabinieri hanno sequestrato un telefono cellulare, un pc e i famosi occhiali spia´ dotati di telecamera, come quelli usati per registrare le
passeggiate´ all’interno della Camera dei Deputati.
Nel dettagliato esposto depositato nei giorni scorsi dal legale di Gennaro Sangiuliano, l’ex ministro ripercorre l’intero arco di tempo in cui è nato, è maturato e si è concluso il rapporto con Boccia, soffermandosi su alcuni particolari su cui i magistrati vogliono vederci chiaro. Come l’episodio della ferita sulla testa di Sangiuliano, che gli sarebbe stata procurata dall’imprenditrice nel corso di una accesa lite avvenuta tra il 16 e il 17 luglio scorso.
Maria Rosaria Boccia avrebbe anche proposto a Sangiuliano la stipula di un «patto di riservatezza», secondo cui lui non l’avrebbe più dovuta cercare e lei non avrebbe mai rivelato la loro presunta relazione. Una richiesta alla quale l’ex ministro si è opposto. E poi ci sarebbe la vicenda di una presunta gravidanza, che Boccia avrebbe comunicato a Sangiuliano.
Intanto, sul proprio profilo Instagram l’imprenditrice – che nei giorni scorsi ha pubblicato a ritmo serrato materiale relativo alla vicenda, sconfinata dai palazzi del potere a quelli della giustizia – sembra aver rallentato, fatta eccezione per un selfie sorridente con sottofondo un brano di Fiorella Mannoia, dal testo che appare un monito per qualcuno: «E rido di gioia pure senza motivo, convinta che alla fine tutto torna».