“La vita mi ha colpito ancora una volta, e in modo doloroso. Non so come riuscirò a superare tutto questo, ma ti prometto che avrai giustizia.” Sono le strazianti parole condivise sui social dalla fidanzata di Manuel Mastrapasqua, il 31enne accoltellato a morte a Rozzano, in provincia di Milano. Pochi istanti prima del delitto, i due stavano chattando: Manuel, di ritorno dal lavoro, stava registrando un messaggio vocale quando è stato aggredito per un paio di cuffie wireless del valore di circa 20 euro. Un messaggio vocale che non è mai stato ricevuto. Il presunto responsabile dell’omicidio è un 19enne residente nella stessa cittadina dell’hinterland milanese, fermato nella giornata di sabato.
“Proteggimi da lassù”
“Sono completamente devastata. Proteggimi forte anche da lassù perché avrò bisogno di tanta forza”, ha scritto ancora la ragazza, residente in Liguria. Con Manuel aveva intrapreso da due mesi una relazione a distanza con il sogno di mettere da parte dei soldi per andare a convivere. Un sogno infranto in una notte di ottobre. “Faccio ancora fatica a credere che non ci sei più”.
La sorella di Manuel: “Non vedeva il male da nessuna parte”
Non si dà pace anche la sorella di Manuel che, nella giornata di sabato, ha incontrato i giornalisti sotto la sua abitazione: “Era un ragazzo tranquillo, pacato – ha detto -. Non ha mai litigato con nessuno. Non vedeva il male da nessuna parte. Quando l’hanno trovato mancavano solo il sacchetto della spesa e le sue cuffie. Dopo il lavoro è stato al telefono con la fidanzata. Dovevano partire lunedì, lui aveva prenotato un villaggio per fare una piccola vacanza, parlavano di quello”.
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