Una vergogna: la segreteria nazionale del Silp Cgil esprime «la propria solidarietà alle poliziotte e ai poliziotti che sono stati coinvolti nei gravi incidenti avvenuti a Bologna, in occasione della manifestazione di movimenti neofascisti, di estrema destra e di gruppi antagonisti».
«Questi eventi inaccettabili ci riportano purtroppo a una situazione che già conosciamo, dove le lavoratrici e i lavoratori in divisa si trovano spesso a dover affrontare le conseguenze di tensioni sociali e scontri pubblici, senza che vengano adeguatamente protetti e rispettati – aggiunge – È fondamentale ricordare che i poliziotti non possono e non devono essere considerati carne da macello. La concessione di spazi di manifestazione a movimenti con forti connotazioni fasciste, specialmente in luoghi simbolici come piazza XX Settembre a Bologna, che ricorda alcuni tra i più gravi episodi di violenza neofascista della storia italiana, appare non solo inopportuna, ma anche irresponsabile. La decisione di consentire tali manifestazioni non ha tenuto conto del contesto delicato in cui si sono svolte e ha posto i presupposti per l’intensificarsi di scontri e tensioni».
«Condanniamo con fermezza la violenza, indipendentemente dalla sua origine – sottolinea il Silp Cgil – Tuttavia, riteniamo inaccettabile quanto abbiamo potuto osservare in alcune immagini che mostrano uno dei leader dei movimenti di estrema destra dare ordini ai funzionari responsabili dell’ordine pubblico. Questo comportamento evidenzia una mancanza di rispetto per le istituzioni e per il lavoro delle forze dell’ordine, che devono sempre agire nel rispetto delle normative e delle procedure stabilite. È necessario un ripensamento sulle modalità di gestione delle manifestazioni da parte delle autorità competenti. Le garanzie di sicurezza pubblica devono essere assicurate con fermezza e legalità, senza infiltrazioni né pressioni esterne da alcun gruppo o movimento politico. Ha ragione chi dice che non dobbiamo dividerci sulle forze dell’ordine, che per altro non vanno mai neppure tirate per la giacchetta. Per dare loro dignità servono in primo luogo regole certe anche in ordine pubblico, ma soprattutto risorse per gli organici sempre più in sofferenza e per un contratto scaduto da più di mille giorni».