Vedremo che accadrà anche se, a nostro giudizio, alla fine (nel caso di condanna) troveranno qualche espediente per salvare Salvini.
«C’è molta pressione su questo processo in Italia, perché è la prima volta che si sottopone a giudizio un ministro e questa è una sentenza che può fare storia e creare un precedente. Per cui speriamo che il giudice sopporti questa pressione e sia giusto».
Lo ha detto oggi Oscar Camps, il direttore della ong catalana Open Arms in una conferenza stampa al Museo Marittimo di Barcellona, riferendosi al processo in cui il vicepremier Matteo Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’interno, è imputato per aver impedito nell’agosto 2019 lo sbarco di 147 migranti soccorsi in mare da Open Arms davanti all’isola di Lampedusa.
Camps ha fatto appello ai governi europei a «umanizzare il discorso umanitario» a fronte dei «continui messaggi di odio» ricevuti dalle ong per il lavoro di soccorso dei migranti in mare. E ha denunciato «un coordinamento dell’estrema destra che criminalizza gli aiuti umanitari».
A tal fine Open Arms ha annunciato una campagna «per rispondere alla disinformazione» diretta a Donald Trump, Elon Musk, Santiago Abascal, Marine Le Pen, Viktor Orban e Ursula Von der Leyen con lo slogan `Salveremmo anche te”, su immagini generati dalla IA dei dirigenti annegano. Nell’anticipare che Open Arms lascerà la rete social X dal 2025, per «i continui messaggi di odio», Camps ha insistito sulla «criminalizzazione degli aiuti umanitari, per inoculare la paura nei donanti affinché smettano di finanziarle».
«E le ong che aiutano i rifugiati – ha aggiunto – già penalizzate dal decreto Meloni e Piantedosi e già sottoposte continuamente a sanzioni, vengano evidentemente eliminate».