Buttafuoco boccia la destra agrigentina e auspica un commissario per la Capitale della Cultura 2025
Top

Buttafuoco boccia la destra agrigentina e auspica un commissario per la Capitale della Cultura 2025

Pierangelo Buttafuoco è uno di destra, dalla testa ai piedi. Per origini familiari, per formazione, per percorso giornalistico e culturale. Certamente un intellettuale, che in aggiunta ha il dono di essere siciliano.

Buttafuoco boccia la destra agrigentina e auspica un commissario per la Capitale della Cultura 2025
Pierangelo Buttafuoco
Preroll

Onofrio Dispenza Modifica articolo

30 Dicembre 2024 - 12.03


ATF

Pierangelo Buttafuoco è uno di destra, dalla testa ai piedi. Per origini familiari, per formazione, per percorso giornalistico e culturale. Certamente un intellettuale, che in aggiunta ha il dono di essere siciliano.

Questo gli consente di parlare con cognizione delle cose che si muovono nell’isola, di conoscere virtù e vizi dei siciliani e dei siciliani quando comandano in modo discutibile e “allapazzato”, che in agrigentino, sintetizzando, vuol dire maldestro. È pure simpatico per quel brio tutto nostro che ha in testa e mette nel suo parlare. Buttafuoco, fatto presidente della prestigiosa Biennale di Venezia dallo “scomparso” Sangiuliano, ha bocciato senza appello la “ciurma” che sta portando Agrigento ad arenarsi con danno, dopo aver sprecato una grande occasione, piovuta dal governo Meloni, da quel Sangiuliano caduto in disgrazia per un pelo.

Dice sostanzialmente Buttafuoco: questi stanno gettando nel cesso una grande occasione, Roma se ne renda conto e nomini un commissario per Agrigento Capitale della Cultura per l’imminente 2025. Questione di ore, e Agrigento arriverà all’appuntamento in maniera che ai più appare approssimativo e sgangherato. Per inaugurare il 2025 di Agrigento dovrebbe venire il Capo dello Stato. Ma anche questo appuntamento, come l’intero programma, è avvolto dalla nebbia, che da queste parti si chiama “neglia”, che qui vuol dire anche una cosa fatta male. Ecco, alla vigilia, non si poteva avere bocciatura più clamorosa.

Leggi anche:  Agrigento capitale della Cultura 2025, ma senza acqua: l'incredibile caso di un B&B che...

Buttafuoco non lo dice, ma la sua valutazione – essendo lui acuto e informato siciliano “col pelo” nello stomaco – nasce anche da un esame delle cose che si muovono ad Agrigento, in parte emerse, in parte ancora no. Cose che poco hanno a che fare con la cultura, probabilmente con la cronaca nera e giudiziaria. Quanto meno con materia da giudici contabili, in prima battuta. La sortita di Buttafuoco fa emergere una cosa importante: questi non sono stati capaci ( io penso che non abbiano voluto farlo ) neanche di coinvolgere quei pochi intellettuali di destra, come Pierangelo, che avrebbero potuto aiutarli, immettendo nel programma da sagra paesana elementi ed eventi che dessero dignità e appeal a questo 2025 agrigentino.

Caro Buttafuoco, penso che abbiano voluto, per esempio, tenere alla larga persone come te perché non ci fosse chi disturbava la trasformazione della pagnotta in briciole.

Native

Articoli correlati