È ormai scontro aperto nella Lega Nord tra i maroniani e i fedelissimi di Bossi. A riaccendere la guerriglia questa volta sono le parole di Flavio Tosi – un maroniano doc – a “24 Mattino” su Radio 24. Dove il sindaco di verona ha liquidato l’ipotesi secessionistica e la Padania a livello di “filosofia”.
“È un argomento che non serve. Possiamo discutere se la Padania esiste o non esiste, dove inizia o finisce. Possiamo parlare del popolo padano o veneto, siciliano, juventino o milanista.
È filosofia, ma i problemi del Paese restano. Mi piace stare sulle cose concrete, il federalismo, le riforme. Sul tema Padania si rischia di dividersi e non è il momento”, ha spiegato Tosi.
Calderoli lo ammonisce
Immediata la reazione di Calderoli: “Dissento profondamente rispetto alle dichiarazioni odierne rilasciate dal sindaco Flavio Tosi in merito alla Padania e ne sono particolarmente amareggiato”, recita in una nota il ministro per la Semplificazione normativa e Coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord.
“Le stesse dichiarazioni, infatti, contrastano apertamente con le finalità previste dall’articolo 1 del nostro Statuto. Finalità che Tosi, come vecchio militante, dovrebbe ben conoscere e soprattutto – ha avvertito Calderoli – rispettare”.
Il richiamo di Bossi
E pensare che il leader della Lega, Umberto Bossi, giusto ieri sera ha strigliato, durante una festa del partito a Buguggiate (in provincia di Varese), i “troppi” membri del Carroccio che “parlano a vanvera”. Uno sfogo contro certi recenti e non precisati eccessi di protagonismo all’interno della Lega, che hanno infastidito Bossi al tal punto da fargli “passare la voglia di far politica”.