La voce circola da giorni, e non è del tutto infondata. L’idea è un’idea che Silvio Berlusconi accarezza da tempo. Cambiare nome al Pdl, oppure fondare un partito d’appoggio che porta il suo nome, e che raccolga tutti i moderati scontenti. Lo ha confermato anche Giuliano Ferrara. “A me risulta che Berlusconi stia sondando la base del Pdl per capire se c’è la possibilità di fare un partito di supporto”, sono state le sue parole.
Forza Silvio
La lista potrebbe chiamarsi “Forza Silvio”, e andrebbe affiancata al Pdl nel corso delle prossime elezioni, arruolando i fedelissimi del presidente del Consiglio. Un fortino in cui raccogliere solo gli amici e chi crede nella sua leadership, per identificare ancora una volta la formazione con l’uomo. Pare infatti che dopo le turbolenze del Pdl il premier, per nulla rassegnato a lasciare la politica, stia cercando di ricreare l’alchimia con gli elettori che ha portato negli anni al successo di Forza Italia.
Conferme e smentite
Nel partito, intanto si rincorrono smentite conferme a mezza bocca, anche se tutti si affrettano a dire che il Pdl non è in discussione, mentre in privato, secondo le indiscrezioni, continuano a sconfessare il proprio leader.
Un nome che “tiri”
Fatto sta che da tempo Berlusconi sogna una nuova formazione, o almeno un nuovo nome per il Pdl. Prima dei disordini di partito, alla base del desiderio del presidente ci sarebbero i responsi degli esperti di marketing, che a luglio gli avrebbero riferito che il nome Pdl non “cattura” gli elettori. Di qui l’idea di sostituirlo con un nome più “caldo” o familiare.
Il progetto dello scorso gennaio
Già lo scorso gennaio l’agenzia Dire riferiva che il premier aveva in mente di sostituire la sigla Pdl con il più attraente nome “Italia”. Scudo azzurro, tricolore, e sotto la dicitura “Berlusconi Presidente”. Lui ci crede ancora oggi, ma qualcuno dubita che possa funzionare.
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