Candidiamo Rita Borsellino a sindaco, e per vincere mettiamo in campo una grande coalizione che può arrivare a coinvolgere tutti, ma proprio tutti, pur di cacciare il Pdl da Palazzo delle Aquile e la disastrosa esperienza di Diego Cammarata. Un patto civico, un’ampia convergenza, una Grosse Koalition per Palermo.
La proposta entusiasma il Terzo Polo e i dirigenti di Fli e Udc non si risparmiano nel promuovere la candidatura. Si dicono emozionati dall’idea di eleggere a primo cittadino l’europarlamentare sorella del magistrato ucciso nella strage di via d’Amelio.
L’ipotesi Borsellino ha preso piede venerdì scorso, dopo un incontro tra la stessa Borsellino e il segretario del Pd, Bersani. A incoraggiare l’incontro, il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo.
“Ci penserò, datemi un paio di giorni…”, ha risposto Rita Borsellino. Questo, per valutare e pesare le reazioni alla notizia. Quindi, ai primi della settimana, si saprà se dopo la corsa alla Presidenza della Regione per Rita Borsellino s’annuncia quella alla difficile poltrona di sindaco del capoluogo dell’Isola.
Tra le reazioni che Rita Borsellino dovrà valutare, quella dell’Idv, sospettoso di tanto entusiamo del Terzo Polo. Valuteremo la risposta della Borsellino – dicono – ma annunciano che già si scalda Leoluca Orlando.
Alla finestra l’Mpa del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Per l’Mpa ha però parlato Francesco Musotto, consigliando alla coalizione un candidato nuovo e trentenne. A questo proposito, da vedere anche la reazione di Sel che un candidato giovane lo ha già individiato: Nadia Spallitta, avvocato, ambientalista e presidente della Commissione Urbanistica.
La questione centrale fin qui è stata, e rimane, quella delle primarie. Andando al cuore del problema, c’è chi le vuole prima di ogni ipotesi di coalizione, affidando la decisione della candidatura proprio alla consultazione di coalizione, e chi le primarie le teme, guardando indietro, a Milano, a Cagliari…La querelle non è da poco, e alla fine determinerà il fatto se la corsa partirà con un candidato e una ( più o meno grande ) coalizione, o se si andrà ,in prima battuta, con più candidati per scegliere dopo, al probabile ballottaggio, il candidato che più potrà aggregare e rimarginare le ferite di mancate primarie. La soluzione non è semplice, e su questa fase politica nel fronte dell’opposizione al Pdl pesa la vicenda regionale. Pesano le partecipazioni e le ostilità al governo Lombardo. E in forze politiche come l’Italia dei Valori, forti dubbi sulla storia passata e recente di forze come Mpa e Udc con le quali si dovrebbe andare a realizzare la grande Koalition.
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