Di Pietro chiama, Maroni risponde.
Per una volta i due si trovano d’accordo nel ritenere necessarie legge più aspre contro i Black bloc.
È stato il leader dell’Idv Antonio Di Pietro a invocare pre primo leggi speciali. Auspicando un inasprimento della legislazione per impedire che si ripeta quanto accaduto sabato a Roma.
“A stato d’emergenza si risponde con soluzioni d’emergenza”, ha detto il leader dell’Idv rispondendo ai cronisti alla Camera. “Serve una legge Reale 2”, ha proseguito. “Serve l’introduzione di specifiche previsioni di reato, l’ampliamento dell’associazione a delinquere, la possibilità di fermo e arresto in flagranza o in quasi flagranza per reati che finora non lo prevedono, un inasprimento delle pene previste e processi per direttissima”, ha continuato Di Pietro. L’obiettivo del leader dell’Idv è chiaro: “Impedire che i violenti possano uscire dal carcere dopo tre giorni perchè non esiste una legislazione specifica”.
Maroni è d’accordo
E dopo un paio d’ore il ministro degli Interni Roberto Maroni lo accontanta. Annunciando la presentazione di una legislazione ad hoc. “Domani riferirò in Senato e devo dire che per una volta sono d’accordo con [il leader dell’Idv Antonio] Di Pietro, che oggi ha detto che servono nuove norme per prevenire le violenze”, ha detto il ministro leghista ai giornalisti a Milano, arrivando alla sede di Assolombarda per un convegno.
“Una legge Reale bis è esattamente quello che voglio dire domani, annunciando la proposta per nuove misure legislative che possano consentire alla polizia e alle forze dell’ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato”, ha aggiunto Maroni.