Miracolo alla buvette: aumenta il caffè
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Miracolo alla buvette: aumenta il caffè

Il prezzo di una tazzina da settanta a ottanta centesimi. E raddoppia il costo degli aperitivi. Bene. Ma gli italiani si aspettano di più per uscire dalla crisi.

Miracolo alla buvette: aumenta il caffè
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2 Gennaio 2012 - 11.55


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Con l’anno nuovo i deputati hanno trovato il caffè più caro alla buvette di Montecitorio. I prezzi del listino del bar della Camera è stato ritoccato verso l’alto con aumenti nell’ordine del dieci-venti per cento, ma che in certi casi arrivano a raddoppiare il prezzo praticato fino alla fine di dicembre.
La tazzina di espresso passa da settanta a ottanta centesimi, il cappuccino da un euro a un euro e dieci, il cornetto da ottanta a novanta centesimi. Più caro anche il settore panini: la rosetta farcita con prosciutto e mozzarella sale da due euro e cinquanta a tre euro, i tramezzini passano da due euro a due euro e cinquanta, i supplì da un euro a un euro e trenta.
Gli aumenti più consistenti riguardano la frutta (che passa da cinquanta centesimi a un euro) i succhi di frutta (da uno a due euro), gli aperitivi (da un euro e cinquanta e tre euro e cinquanta, che diventano quattro euro e cinquanta per gli alcolici).
Il ritocco dei listini è stato deciso dal’ufficio di presidenza nel quadro della revisione dei prezzi per i servizi offerti ai deputati: gli aumenti riguarderanno anche il ristorante di Montecitorio, che riaprirà nei prossimi giorni.

>Bene, anzi benissimo. Che i parlamentari paghino di più è doveroso. Ma non sarà la tazzina di caffè della buvette a risollevare le nostre sorti. Saranno le scelte politiche: che al momento puniscono molto chi è già stato punito dalla crisi ed è in povertà. Ad esempio: ritirare i nostri soldati dall’Afghanistan dopo 11 anni (dicasi 11 anni) di missione, quante risorse liberebbe? E con quei soldi cosa si potrebbe fare a sostegno dell’occupazione, dei servizi o dei pensionati?
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