Luigi Lusi è stato espulso dal Pd. La decisione è stata presa dalla commissione dei garanti del Partito democratico che ha votato compatta. L’ex tesoriere della Margherita è stato dichiarato incompatibile con il partito e i garanti hanno adottato la massima sanzione prevista che è la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti Lusi, ha spiegato il presidente del Comitato di garanzia, Luigi Berlinguer, al termine della riunione, “non è più membro del Partito democratico”.
I garanti hanno definito “molto gravi” i reati contestati all’ex tesoriere della Margherita che “ha una grave responsabilità non da lui contestata ma ammessa”. L’appropriazione indebita all’ex Margherita, secondo gli esponenti del Pd, “ha causato un grave danno al partito e preoccupato l’opinione pubblica”. Da qui la decisione di adottare la sanzione più grave che è la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti perché, spiega Berlinguer, “l’espulsione non è una sanzione più prevista negli statuti dei partiti ma concettualmente la nostra decisione è la stessa”.
Lusi è accusato di aver sottratto 13 milioni di euro dalle casse del partito. Lo statuto del Pd prevede l’espulsione dei suoi iscritti solo in caso di condanna di terzo grado, quindi in via definitiva. Ma il fatto che l’ex tesoriere stia patteggiando la pena davanti ai pm che si occupano della vicenda è ritenuta una sorta di ammissione di colpa che poco spazio lascerebbe alle altre ipotesi.
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