Erano un po’ di giorni che Beppe Grillo non attaccava il presidente del Consiglio. Oggi, sul blog del comico genovese, è arrivata una bordata violentissima: «Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un Paese più in ginocchio di prima. In un’azienda privata, un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell’amministratore con un calcio nel c…».
E ancora: «Rigor Montis è diventato presidente del Consiglio l’undici novembre del 2011, ufficialmente per salvare l’Italia dal fallimento. Da allora il debito pubblico è passato da 1.905 miliardi a 1.948 miliardi (dato di aprile), la disoccupazione giovanile ha raggiunto il record di 34,2%, il Pil calerà nell’anno del 2,4% (ma le previsioni più realistiche sono di meno 3%), la richiesta di mutui per la casa è dimezzata, meno 47%. La ”mission” di Rigor Montis era la diminuzione dello spread, per questo ha introdotto l’Imu, alzato le tasse, tagliato la Sanità, la Giustizia, persino gli uffici postali di circa un migliaio, cancellato l’articolo 18. Lo spread non si è accorto di questo grande impegno e oggi è salito a quota 480».
Grillo vede un futuro ancora più nero per l’Italia se continueranno le politiche di rigore del governo tecnico: «La crisi non puo’ essere risolta con il dogma della crescita, peraltro resa impossibile dal pauroso carico fiscale che blocca le spese e gli investimenti. Ci stiamo impiccando. Nella discesa agli inferi, i Caronte, Berlusconi e Bersani, coloro che ci hanno traghettato nell’abisso di un enorme debito pubblico, ci danno lezioni e si propongono al governo nel 2013 come salvatori. Oltre al danno, anche la beffa». Il post del comico si conclude quasi con una minaccia: «Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere».
Argomenti: beppe grillo movimento 5 stelle