Vauro su Globalist ha pubblicato, nell’ormai lontano 3 maggio 2012, una vignetta su una delle tante dichiarazione di grillochepalle non causando alcuna reazione se non due miseri commentucoli di cui uno gli dava dell’essere privo di vergogna, chissà poi perché. La redazione di Globalist ha ripubblicato la vignetta ieri, domenica 19 agosto, dando la stura ai commenti più che acidi che colpiscono coloro che osano mettere in dubbio il verbo grillesco.
In un commento ad un precedente post un seguace di grillo chiedeva di non essere chiamato grillino ma M5S. Mi spiace ma M5S no, non si può scrivere, sembra una formula chimica, non esiste proprio, rassegnatevi, quindi grillini, d’altronde se un iscritto al Pci veniva chiamato comunista mica si offendeva, tolta di mezzo questa precisazione andiamo avanti. I grillini danno il meglio quando possono insultare liberamente coperti dall’anonimato, mai con nome e cognome. E finché fanno opera di killeraggio mediatico con degli illustri sconosciuti di cui non sanno un beneamato ficosecco passi (ma mica tanto) ma quando gli insulti gratuiti colpiscono anche chi hanno pensato potesse essere un interprete, se non un contiguo o addirittura alleato, per i suoi attacchi a Napolitano, a Monti, a Berlusconi, a Bersani ecc. (farei prima a dire chi non è stato attaccato da Vauro) non fanno altro che dimostrare la tesi che nessuno può, deve ed è titolato per parlare del santone.
A lui, alla luce, alla verità, alla via, alla vita nulla si può addebitare. Non gli si possono ricordare le bufale sparate nella rete, le citazioni del duce, le uscite razziste, né quelle paramafiose, insomma nulla, nemmeno le cantonate. Egli non sbaglia, non erra mai, dall’alto del suo soglio dispensa solo verità e chi non le capisce è un fascista, un cretino, una minchia, un venduto, uno che striscia (in altre parole un verme), un prezzolato e altre dolci e gentili definizioni.
E nemmeno ai fedeli è permesso fare cose che non rientrano nei grillocomandamenti pena l’autodafé come è toccato a Favia e toccherà agli altri eretici.
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