Secondo i Radicali se l’Ocse venisse chiamato a monitorare le elezioni siciliane di domenica prossima, evidenzierebbe violazioni alla Costituzione italiana nelle regole imposte dal Movimento 5 Stelle ai propri candidati. Lo segnala il deputato radicale Matteo Mecacci a Radio Radicale, che è presidente della Commissione diritti umani dell’Ocse.
Mecacci si riferisce all’annuncio fatto in questi giorni da Grillo (e non è la prima volta) circa l'”impegno” preso dai candidati del Movimento 5 stelle con il movimento stesso: se non rispetteranno il programma dovranno dimettersi. Una specie di “dimissione in bianco”. Ma l’articolo 5 della Costituzione – segnala Mecacci – riconosce a ogni eletto di espletare in modo libero e pieno il proprio mandato.
Ovvio che, come sempre, quella di Grillo è poco più di una boutade, poiché la legge – appunto – tutela gli eletti, e qualsiasi foglio abbiano firmato – ammesso che lo abbiano fatto – è privo di valore. Tuttavia si tratta di una proposta inquietante, e lo rileva il presidente della Commissione Ocse: “Si tratta – dice Mecacci a proposito delle “dimisisoni in bianco” – di una
pratica che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha già
condannato e che lede il diritto indisponibile di ogni eletto
ad esercitare pienamente e liberamente il proprio mandato
elettorale. Inoltre faccio notare come il sedicente nemico
della partitocrazia mette così ancora più potere nelle mani
dei partiti e non dei cittadini”.
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