Se qualcuno non lo aveva ancora capito, Renzi ha un partito tutto suo. Ne è convinto. La lista è la sua, gli amici i suoi, e devono firmare un programma che è il suo se vogliono essere candidati. Dove? Ma nel Pd naturalmente. E’ molto istruttivo il fuorionda di Radio 105, dove oggi il rottamatore Matteo Renzi è andato a fare un’intervista. I conduttori lo avvertono di non dire nulla prima della trasmissione “che finisce tutto su internet e sono 18 mila spettatori”. In realtà su internet non ci andrà:il fuorionda non è visionabile sul sito della radio (e i lettori si lamentano). E’ finito invece, non si sa come, all’Ansa. Gli amici di Renzi volevano che qualcuno sapesse?
Perché durante la chiacchierata informale, Renzi il giovane ripete che “io non mi faccio comprare” “non sono come gli altri”. Per esempio “non ho tre vitalizi, come qualcuno dei nostri amici”. “Chi?”, chiede uno dei conduttori. Renzi fa il gesto di coprire il microfono – ha un lampo di consapevolezza – e mima con la bocca “Bersani”. “Ma chi, il cantante?, scherza il conduttore. “Sì, certo, Samuele”. risponde Renzi.
Intanto, però, prima Renzi aveva spiegato quale sarà il suo “modus operandi” in vista del voto: Renzi intende scegliere persone che portino avanti il suo programma. E lo dice esplicitamente: “Io
vinco e devo fare le liste- spiega – a quel punto dico: chi vuole
stare con me? Candidiamo nel collegio di Firenze 2, mettiamo, la
signora Letizia Cuccioni. Lei mi fa la cortesia di siglare, e
dirlo in tutta la campagna elettorale, che nei primi cento giorni
ridurrà il numero dei parlamentari, abolirà le indennità
particolari, e rinuncerà al vitalizio. Sennò via”. Ricorda qualcuno?
LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA
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