Berlusconi spavaldo: torno per vincere
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Berlusconi spavaldo: torno per vincere

Il Cavaliere interviene sui motivi che lo hanno spinto a scendere in campo da Milanello. "L'austerity del governo tecnico ha fatto danni enormi".

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8 Dicembre 2012 - 14.36


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Torna a Milanello Silvio Berlusconi e torna a parlare di politica sempre a modo suo.

“Io non entro in gara per avere un buon posizionamento, entro per vincere. L’opinione di tutti era che ci volesse un leader come un Berlusconi del 1994 ma non c’era. E non è che non l’abbiamo cercato. L’abbiamo cercato”, afferma il Cavaliere.

“Oggi dobbiamo cambiare il morale della gente. C’è paura. Si produce di meno, si consuma di meno”, spiega. Poi, aggiunge: “E’ una spirale che rende la situazione sempre più negativa. In un anno il trend è peggiorato bisogna capire perché è successo questo”. Una situazione che “non consente la governabilità del Paese”.

“Noi abbiamo dato una prova di grandissima responsabilità e per un anno abbiamo sostenuto questo governo di tecnici, cercando di correggerne i provvedimenti dove non ci convincevano ma sempre dicendo che una politica di austerità su una economia che non cresce fa danni. Danni che sono stati fatti”, afferma Berlusconi.

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“Ci eravamo dati una nuova dirigenza con il fantastico Angelino Alfano ma ci vuole tempo per imporsi come leader. Tutti i sondaggi davano il Pdl a un livello che non basta per contrastare la sinistra”.

E torna a parlare dei magistrati: “Guardo alla magistratura con grandissimo senso di paura perché siamo di fronte a una magistratura onnipotente”.

“Con senso responsabilità continueremo ad approvare i provvedimenti che sono già in parlamento, a partire dalla finanziaria. Continueremo a consentire che questi provvedimenti, su cui siamo convinti, vengano approvati. Poi è giusto” che l’Italia torni al voto e abbandoni questa “condizione germano-centrica” in cui l’ha portata il premier Mario Monti, prosegue il fondatore del Pdl.

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