Le spara sempre più grosse Silvio Berlusconi, nel tentativo disperato di recuperare voti, spingendo sul populismo. «Ma a noi che ci importa dello spread? È un imbroglio, un’invenzione» ha detto all’indomani del crollo dei mercati italiani che hanno reagito con un pesante ribasso alle dimissioni di Mario Monti e all’annuncio del ritorno in campo del Cavaliere.
Durante la Telefonata su Canale Cinque l’ex premier ha risposto con un «neanche per sogno» a chi gli ha chiesto se il suo ritorno in scena preoccupi l’Ue. «Fin quando a rappresentare Italia ero io, ero uno tra i due o tre capi di governo più autorevoli, l’unico che veniva dalla trincea del lavoro. Certo – osserva – mi opponevo alle richieste tedesche come quelle che hanno quasi portato la Grecia alla guerra civile». Per Berlusconi, l’economia italiana «è peggiorata» con il governo di Mario Monti.
«Pdl è un bel nome ma non viene mai usato per esteso scegliendo sempre l’acronimo che non suscita emozioni» ha detto poi Berlusconi che non esclude il ritorno a FI e ai simboli del ’94. «Se dovesse accadere che gli ex An dessero vita ad una loro formazione allora cadrebbe il veto a che il Pdl non cambiasse nome, potremmo sottoporre alla nostra Direzione un altro nome, oppure mantenere questo con un simbolo diverso e cioè quello glorioso di Forza Italia usato nel 1994».
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