Siamo tutti nipoti di Mubarak
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Siamo tutti nipoti di Mubarak

Berlusconi scende di nuovo in campo e i sondaggi premiano il Pdl con un più 3%. Perché molti italiani si fidano ancora di lui? Rispondete al sondaggio di Globalist.

Siamo tutti nipoti di Mubarak
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14 Dicembre 2012 - 14.19


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Nel 1994 scese in campo, portando in politica la terminologia sportiva, espropriò i tifosi della nazionale dal poter gridare Forza Italia e definì i suoi militanti “gli azzurri”. E promise il famoso milione di posti di lavoro che nessuno ha mai visto.

Poi ancora è andato nel famoso salotto di Vespa a firmare il contratto con gli italiani, impegnandosi a realizzare cose che non ha mai realizzato.
Poi le leggi ad personam, gli insulti agli avversari, le mani sull’informazione, le epurazioni. Fino alle recenti condanne per poche poco nobili e la storia del bunga bunga e delle minorenni, con tanto di fenomeni della politica come Nicole Minetti imposta come consigliere regionale (pagata con i soldi pubblici) dopo essere passata per il suo letto.

Eppure… eppure i sondaggi dicono che nonostante tutto ciò la nuova discesa in campo di Silvio Berlusconi ha portato in dote al moribondo (e presto diviso) Popolo della libertà un +3% nei sondaggi elettorali.
Che deve fare di più Berlusconi per non attrarre voti e consensi? Quali altre nefandezze?

Eppure a quasi 19 anni dal suo ingresso in politica molti sembrano disposti a dargli ancora fiducia. Perché?

E’ la domanda del sondaggio di Globalist. Perché? Aiutateci a capire. Dite la vostra. Perché Berlusconi piace e perché sareste disposti a votarlo? O perché, secondo voi, molti italiani sono ancora disposti a votarlo?
Aspettiamo fiduciosi. Nel frattempo siamo tutti nipoti di Mubarak

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