In politica solo i ricchi. Che però, poi, come dimostra la sua stessa storia non sono certo garanzia di “disinteresse”. Anzi. Silvio Berlusconi nella sua campagna elettorale senza sosta indossa anche i panni dell'”anti-casta”. Sentimento civile e movimento che è nato proprio in risposta ai suoi governi: “Faremo sottoscrivere a tutti coloro che
presenteremo nelle nostre liste un patto: i nostri candidati,
con la firma del patto, si impegneranno a votare il
dimezzamento degli emolumenti ai parlamentari e accettare la
permanenza in politica al massimo per due legislature. In più
ci batteremo per il dimezzamento del numero dei parlamentari”.
ha detto Berlusconi a TeleRoma56.
“Presenteremo – ha aggiunto – persone affidabili che non
debbano far soldi con la politica ma che abbiano gia’ una loro
professione affermata, un loro reddito”.
Che lui avesse un suo reddito, e pure alto, quando è entrato in politica è un dato ovvio. Ma è altrettanto chiaro che la sua “discesa in campo” in politica abbia tutelato i suoi privatissimi interessi.
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