Ora Grillo è candidato premier
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Ora Grillo è candidato premier

Aveva detto che non si sarebbe candidato, a causa delle numerose cause pendenti. Ma poi ci ha ripensato: il candidato premier del Movimento 5 Stelle è proprio lui.

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11 Gennaio 2013 - 11.49


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Aveva detto che lui non si sarebbe candidato. Che non lo avrebbe fatto perché “sono un delinquente, ho troppi carichi pendenti”. E poi perché gli emicicli di Camera e Senato non fanno per lui: “Mi ci vedete con Fini e Casini che mi dicono: ha facoltà di parlare”. Invece deve aver cambiato idea. Il fascino di Roma, dei palazzi e di quel Parlamento che – ha detto oggi Grillo – “apriremo come una scatoletta di tonno”, fa gola anche al comico genovese. E poi: era davvero poco verosimile che avrebbe sguinzagliato “i suoi” nella più alta rappresentanza del paese senza assumere il ruolo di “pastore” del suo gregge.

E così si scopre oggi, con il deposito ufficiale del simbolo al Viminale, che il candidato premier del M5S è proprio Grillo. Quindi, ovviamente non sarà premier. Ma in gioco di sicuro

Con il deposito del simbolo è stato anche depositato il programma del Movimento che è composto di 51 punti e va dal primo: abolizione delle Province all’ultimo, insegnamento della lingua inglese obbligatoria all’asilo, passando per l’abolizione della legge Biagi (punto 26), la statalizzazione della dorsale telefonica (punto 20), eliminazione dei contributi pubblici alle testate giornalistiche (punto 12), divieto “per chiunque” di detenere più del 10% di un canale televisivo (punto 13), l’esame obbligatorio di sulla Costituzione per ogni rappresentante pubblico (punto 3).

Ma eccoli qui di seguito tutti: 1) abolizione delle Province; 2) abolizione dei rimborsi elettorali; 3) esame obbligatorio sulla Costituzione per ogni rappresentante pubblico; 4) riduzione a due mandati per ogni carica pubblica; 5) eliminazione delle pensioni privilegiate per i parlamentari; 6) stipendio dei parlamentari allineato alla media degli stipendi nazionali; 7) abolizione dell’Authority; 8) referendum sia abrogativi sia propositivi senza quorum; 9) norme più stringenti per risparmiare sul riscaldamento degli edifici e sugli elettrodomestici; 10) incentivazione della produzione di biocombustibili; 11) incentivazione della produzione di energia termica con fonti rinnovabili. Il programma grillino prosegue così: 12) eliminazione dei contributi pubblici alle testate giornalistiche; 13) nessuno potrà essere proprietario di più del 10% di un canale televisivo; 14) asta pubblica ogni cinque anni per le frequenze televisive; 15) nessuno potrà essere proprietario di più del 10% di un quotidiano; 16) abolizione dell’Ordine dei giornalisti; 17) vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali tv pubblici; 18) un solo canale tv pubblico senza pubblicità, indipendente dai partiti; 19) abolizione della Legge Gasparri; 20) statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia; 20) copertura completa dell’ADSL a livello nazionale; 21) eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa; 22) tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo soggetto economico privato; 23) divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici a società editoriali; 24) abolizione delle scatole cinesi in Borsa; 25) introduzione della class action; 26) abolizione della Legge Biagi; 27) impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno; 28) vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale; 29) impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (ad esempio Telecom Italia); 30) abolizione dei monopoli di fatto; 31) allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei. Ancora, i grillini si prefiggono di realizzare: 32) riduzione del debito pubblico con il taglio degli sprechi; 33) sussidio di disoccupazione garantito; 34) disincentivo dell’uso dei mezzi privati motorizzati nelle città; 35) sviluppo delle piste ciclabili; 36) blocco immediato della Tav in Val di Susa; 37) sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo; 38) copertura dell’intero Paese con la banda larga; 39) corsie riservate per i mezzi pubblici nelle aree urbane; 40) ticket sanitari proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali; 41) prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche dei farmaci; 42) separare le carriere dei medici pubblici e privati; 43) incentivare la permanenza dei medici nel pubblico; 44) proibire gli incentivi economici agli informatori scientifici sulle vendite dei farmaci; 45) liste di attesa pubbliche e on line; 46) utilizzo degli oppiacei come la morfina contro il dolore; 47) finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare; 48) eliminare gli inceneritori; 49) abolizione della Legge Gelmini; 50) graduale abolizione dei libri di scuola stampati rendendoli accessibili via Internet; 51) insegnamento obbligatorio della lingua inglese dall’asilo.

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