Lo stop della Regione siciliana al sistema radar Usa previsto a Niscemi (Caltanissetta) “non viola
alcun accordo internazionale” e “non è una sfida agli Usa”,
che non sono però in regola con la documentazione. Il battagliero governatore della Sicilia Rosario Crocetta non sta a guardare e, quando serve, ferma chiunque, anche gli americani. Carte alla mano Crocetta rileva che l’accordo tra governo italiano e Stati Uniti per la realizzazione
dell’impianto Muos “subordinava la realizzazione stessa
dell’impianto ai nullaosta ambientali della Regione siciliana”.
E quelli emessi, “potrebbero essere nulli, laddove l’impatto
sulla salute dei cittadini sia realizzato da uno studio di
ingegneria e non da un organismo sanitario ufficiale, quale
potrebbe essere ad esempio l’Istituto superiore di sanità o
l’Organizzazione mondiale di sanità”.
Lo studio di impatto ambientale,
peraltro, sottolinea Crocetta, “omette di rilevare l’influenza
che le onde elettromagnetiche potrebbero avere sulla
navigazione aerea”. E l’impianto, “come autodenuncia lo stesso
progetto presentato dalla Marina navale degli Stati Uniti, in
condizioni di marcia totale, supera i limiti di emissioni
elettromagnetiche consentite dalla legge”.
Crocetta ci tiene a sottolienare che si tratta di uno stop, in attesa della necessaria documentazione da parte della marina statunitense. Inoltre, “non è
stata prevista alcuna strumentazione pubblica”, istallata sul
territorio di Niscemi, che possa controllare in modo permanente
le emissioni elettromagnetiche. Gli atti del governo regionale,
spiega Crocetta, “si limitano a sospendere i lavori, in attesa
che gli Stati Uniti presentino la documentazione ambientale
integrativa”.
E poi tranquillizza: “Non c’è alcun incidente diplomatico, non c’è
alcuna sfida né al governo italiano né agli Usa, Paese con il
quale intendiamo stringere una forte collaborazione economica,
politica e culturale, ma soltanto l’adozione da parte del
governo di atti dovuti, in materia ambientale, sulla quale la
Regione siciliana ha competenza esclusiva e, atti di difesa del
diritto alla salute dei cittadini, diritto fondamentale
dell’uomo, nel rispetto dei trattati internazionali che, in
ogni caso, la Regione siciliana non sta violando né ha
intenzione di violare. Stiamo solo chiedendo alla Marina degli
Stati Uniti di fornirci la documentazione mancante necessaria a
rendere validi i nullaosta concessi precedentemente dalla
Regione siciliana. Senza gli studi da noi richiesti, quei
nullaosta sono sottoposti a vizio di nullità”.
Il presidente
della Regione, infine, mette in guardia contro “chi vuole
trasformare in questione politica questa vicenda” che ha già
fatto registrare scontri tra forze dell’ordine e i ‘No-Muos’.