Monti attacca Grillo: «Ci vuole come la Grecia»
Top

Monti attacca Grillo: «Ci vuole come la Grecia»

Il Professore anche contro Tremonti. «Sorpreso che gli attribuiate credibilità dopo quel che ha fatto». E su Bersani: «Sensibile alla Cgil, con lui niente taglio delle tasse»

Monti attacca Grillo: «Ci vuole come la Grecia»
Preroll

Desk Modifica articolo

12 Febbraio 2013 - 12.50


ATF

Mario Monti, in stallo secondo gli ultimi sondaggi elettorali della scorsa settimana, passa all’attacco di Beppe Grillo, sperando così di guadagnare consensi e visibilità in questi giorni in cui l’informazione è concentrata sull’addio del Papa. «Caro Grillo, non so se bisogna darti del tu o del Voi, non diciamo sciocchezze che portano le persone ad avere ancora più confusione nella testa. Non ho eseguito gli ordini dell’Europa. Grillo vada a fare i suoi comizi nelle piazze Greche, le troverà piene di neofascisti. Grillo è un simpatico comico, ma è devastante per la politica italiana», ha detto oggi il presidente del Consiglio ospite di Uno Mattina.

«Io – ha continuato il premier dimissionario – sto proponendo l’uscita dalla politica tradizionale non per seguire la strada di quel simpatico comico e se avessimo avuto più tempo credo che oltre il 50 per cento degli italiani avrebbero aderito alla nostra proposta».

Monti è poi tornato sulla polemica con il centrodestra. «Noi proponiamo di ridurre l’Imu, altri, come Berlusconi, parlano di restituzione e abolizione sulla prima casa: sono proposte che appartengono al regno dell’impossibile». «Sono sorpreso – ha insistito Monti – che attribuiate credibilità a Tremonti. Avete seguito quel che ha fatto da ministro, e le rumbe e i valzer delle dichiarazioni rilasciate in questi giorni».

Leggi anche:  Provenzano e Zampa contro Meloni per gli insulti a Prodi: "Atreju è il mondo alla rovescia..."

Una stoccata anche al Pd. «Se prendiamo il piano di lavoro della Cgil, alla quale Bersani non è insensibile, esso è basato sull’aumento della spesa pubblica, quindi lascia poco margine per abbassare le tasse», ha affermato il Professore. Parlando infine degli scenari post elettorali: «Una grande coalizione è il modo migliore per gestire le cose italiane? Su certi temi come le riforme istituzionali sì, su altri più fondamentali come le riforme economiche e sociali bisogna vedere chi c’è nella coalizione».

Native

Articoli correlati