Santa-de-ché preferisce i tangentisti ai rom
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Santa-de-ché preferisce i tangentisti ai rom

Poco di cui stupirci. Ognuno preferisce stare nel proprio ambiente. Poco Santa-mente, Daniela dice quanto siano meglio i tangentisti in casa che i rom nel campo vicino.<br>

Santa-de-ché preferisce i tangentisti ai rom
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14 Febbraio 2013 - 18.13


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Capita sovente, ed è ormai letteratura, che il servitore superi per piaggeria lo stesso principe. Berlusconi, ormai in preda a ossessione conclamata da Onnipresenza televisiva, o le spara grosse o neppure partecipa. E sul caso Finmeccanica e dintorni penali spiega. «Le tangenti? Esistono, ma sono solo “commissioni”, tipiche delle democrazie imperfette, frequenti ad esempio nei Paesi del Terzo mondo». L’omissione sulle tangenti di ritorno dalla terra di Sandokan alla Padania è peccatuccio veniale. Ma la linea è data e i fedelissimi si adeguano. Meglio prevenire le Procure.

Prima della classe come vuol apparire, Daniela Garnero già coniugata Santanchè, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma di Governo del Berlusconi IV. «Per gli italiani è molto peggio un campo rom piuttosto che pagare una intermediazione commerciale all’India». Pensieri elementari ma -almeno questo merito- chiari e inequivocabili. Il problema posto da Daniela Garnero è solo una questione di stile. Dato l’assioma che gli zingari sono sporchi e rubano, almeno i ladri scegliamoci deodorati e in doppiopetto. Viva il Berlusconi V.

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