Fratelli d'Italia, spot omofobo: «Non votare con il culo»
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Fratelli d'Italia, spot omofobo: «Non votare con il culo»

Il video offensivo e volgare di due candidati al Parlamento del partito di La Russa e Meloni. Scoppiano le polemiche, loro non si scusano: «Paese isterico»

Fratelli d'Italia, spot omofobo: «Non votare con il culo»
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20 Febbraio 2013 - 14.53


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Un video offensivo e volgare che si chiude così: «Vota con la testa e con il cuore, non votare con il culo». A realizzarlo sono stati Alberto Romano Pedrina e Raffaele Zanon, candidati alla Camera e Senato per Fratelli d’Italia, che rispondono a loro modo al video di Federico e Stefano, i due fidanzati gay del Festival di San Remo. Subito le scuse di Giorgia Meloni: «Toglietelo. Non appartiene alla nostra cultura».

Nella clip pubblicata su Youtube, Pedrina e Zanon (ex assessore regionale alla sicurezza e attuale presidente di Veneto Innovazione) siedono, muti e sorridenti, mostrando dei cartelli. In sottofondo la stessa musica, un notturno di Chopin, che faceva da base musicale alla performance sanremese della coppia salita sul palco dell’Ariston: «Crediamo in un’Italia pulita – le scritte sui cartelli – dove la famiglia deve essere tutelata, in cui un uomo e una donna possano fare un figlio. Crediamo che l’amore di un uomo e una donna sia la base del futuro della nostra nazione». Poi l’appello finale, quel riferimento ai gay e la scritta: «Noi amiamo le donne. E in particolare Giorgia Meloni».

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Immediata la replica delle associazioni omosessuali. Gay Center. «Siamo all’omofobia elettorale» dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center in relazione al video realizzato e postato sul web da due candidati veneti della lista «Fratelli d’Italia». «Il video non solo è di cattivo gusto, ma è chiaramente offensivo verso i gay – rileva Marrazzo -. Adesso vedremo cosa avrà da dire Giorgia Meloni, se questa è la linea politica e di comunicazione che Fratelli d’Italia vuole adottare nei confronti degli omosessuali». «L’omofobia – conclude – è una brutta malattia, farla entrare in parlamento è ancora peggio».

Ma gli autori del video non hanno alcuna intenzione di scusarsi: «Siamo in un Paese isterico, dove non si può fare un minimo di ironia che subito scattano riflessi pavloviani» dice Raffaele Zanon. «Leggo in molti commenti che si parla di omofobia – aggiunge – mai nulla di più sbagliato e lontano dalla mia storia personale e politica. Semplicemente con questo video abbiamo affermato un punto fermo: la priorità che deve essere saldamente indirizzata alla tutela delle famiglie naturali, quelle con i figli, che fanno mille sacrifici, e che i soldi per andare a sposarsi a New York come annunciato dai due uomini sul palco di Sanremo, non ce li hanno proprio».

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