La bellezza della televisione è che, se devi raccontare qualcosa lo puoi fare con le immagini. Lapalissiano, parlando di tv. Eppure, a volte sembra che una cosa tanto elementare non sia capita. In verità, spesso si fa finta di non saperlo, pensando che chi sta davanti alla tv non sappia che in televisione a parlare devono essere le immagini.
Grillo in piazza Duomo, a Milano. Si può pensare di Grillo e del grillismo quello che si vuole. Se qualcuno vuole, può anche averne paura. Libertà. Ma una cosa non si può fare: mortificare la verità tenendosi – come dire – “prudenti”. Provandoci, magari per essere carini con qualcuno che ti ha affidato una mission, come se oggi si potesse ancora “governare” e “guidare” le notizie, “contenerle”.
La piazza di Milano è stata la più affollata delle piazze dello “tsunami tour” di Grillo. Immagini clamorose, incredibili sotto la Madonnina. Eppure, al Tg1 delle 20 di ieri sera, martedì 19, e al Tg1 delle 13 di oggi, mercoledì 20, difficile capire quanto immensa fosse la folla di piazza Duomo. Ieri sera, solo un’immagine dalla piazza verso il palco, grosso modo stessa inquadratura alle 13 di oggi.
Che piazza Duomo fosse “gremita” il servizio non ha potuto nasconderlo, è stato detto solo nel testo. Perché non un bel totale dall’alto, lasciando la libertà di giudicare quel che sta accadendo attorno a Grillo? Tanto per dare ragione a Grillo, quando urla alla censura? E Dario Fo? Solo detto del Nobel sul palco, niente sue immagini.
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