L'onda di Grillo verso Roma: saremo un milione
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L'onda di Grillo verso Roma: saremo un milione

Piazza San Giovanni si prepara ad accogliere l'invasione grillina. Il comico in stile salvatore della patria: «La storia è sempre passata da qui. Senza di noi il collasso».

L'onda di Grillo verso Roma: saremo un milione
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22 Febbraio 2013 - 09.33


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È iniziata ieri sera da Rieti la marcia su Roma di Grillo e del Movimento 5 Stelle. Nella penultima tappa dello Tsunami Tour prima di arrivare a piazza San Giovanni, luogo simbolo delle manifestazioni della sinistra, Grillo ha ripetuto il suo slogan “Arrendetevi” davanti all’immagine di Bersani, Berlusconi, Monti, Ingroia & Co. che sventolano il fazzoletto bianco.

Saranno un milione a Roma, assicura Grillo. E, in ogni caso, la capitale si prepara all’orda grillina. Ambulanze, presidi medici, forze dell’ordine, traffico deviato. Una città bloccata dal leader del Movimento 5 Stelle che per evitare ulteriori disagi ha deciso di arrivare a Roma con il camper rinunciando al treno dei pendolari.

Grillo sente aria di colpaccio (anche se i sondaggi sono vietati ormai da due settimane) e invita tutti a un appuntamento che assicura storico: «La storia è sempre passata da queste parti. E noi siamo ancora qui, ancora a Roma, per ricominciare ancora una volta. Per fare come ha detto Dario Fo un ribaltone, quello che non sono riusciti a fare i nostri padre nel 1945».

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Piazza dopo piazza il comico genovese ha ripetuto il suo mantra per la nuova Italia: «Un tetto di quattro milioni alle pensioni per aumentare quelle minime». E poi, il ritorno dei 60 anni come limite per andare in pensione, incentivi contributivi a chi assume giovani, semplificazione degli adempimenti fiscali delle imprese, chiusura di Equitalia («i suoi compiti devono tornare ai Comuni»). Parla dell’Aquila «che sta ancora ad aspettare». Dei poliziotti che devono scortare a fare la spesa le mogli dei potenti. Dell’Imu sulla prima casa che è «incostituzionale» se non una tantum.

Tutti concetti che ripete ai giornalisti stranieri, gli unici con cui Grillo parla, dal momento che, come ha già detto più volte, considera la stampa italiana «una mer…», e ha annullato anche l’unica apparizione tv di queste elezioni, senza dare spiegazione a Sky. «Ci sono tutte le tv d’Europa perché sanno che se le cose cambiano qui, cambieranno anche da loro», dice ora.

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Intanto il leader 5 Stelle continua a delineare scenari apocalittici in stile “salvatore della patria”: «Il rischio è il collasso greco. Siamo su quella china lì, ma abbiamo una cosa che loro non hanno, questo movimento, che non è violento. Riempiano un vuoto che in Grecia e in Francia riempiono i partiti di estrema destra, nazisti».

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