“Prevedo che a settembre andremo a votare nuovamente…”. Parole di Licio Gelli, il fondatore della Loggia P2. Era il 2 gennaio, e il vecchio Gelli “vedeva nero”. Prevedeva che queste elezioni del 24 e 25 febbraio non avrebbero costituito quel passaggio “costituente” tanto atteso, e con un governo forte. Una previsione che appariva azzardata, considerate le previsioni dell’inizio dell’anno. Ma Gelli, è uno che ne sa una più del diavolo, come si dice in questi casi.
Come esige il personaggio, Gelli parlava per metafora: “Sono nel mio studio, vedo il cielo molto buio. È scuro. Molto. Anche se ci sono i monti. Oltre i monti, però, bisogna vedere quello che ci sarà…”.
Licio Gelli, ex maestro Venerabile della Loggia P2, leggeva così la situazione politica. ”Alle prossime elezioni – prevedeva Gelli all’Adnkronos – ci sarà un grande astensionismo, una percentuale intorno al 40-45%”. Su questo, la vecchia volpe pare abbia sbagliato. Il dato dei votanti si è attestato intorno al 75 per cento, registrando un calo limitato al 6 per cento. Ma alla fine del suo ragionamento faceva la previsione che in queste ore di grande incertezza (al di là della classifica finale) appare possibile: ”Prevedo che a settembre andremo a votare nuovamente…”.
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