Gli otto punti di Bersani per il governo
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Gli otto punti di Bersani per il governo

Dalla rivisitazione delle procedure di Equitalia alla redistribuzione dell'Imu per uscire dall'austerità: ecco la piattaforma programmatica proposta oggi da Bersani.

Gli otto punti di Bersani per il governo
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6 Marzo 2013 - 14.18


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Per convincere il Movimento 5 Stelle ad appoggiarlo per un futuro esecutivo, Pier Luigi Bersani ha lanciato oggi dalla direzione del Pd otto punti programmatici. Si tratta di una piattaforma sulla quale convergere, anche se Grillo è stato piuttosto chiaro finora, dichiarando a più riprese di non voler dare la fiducia al segretario dei Democratici.

1. Fuori dalla gabbia dell’austerità.

Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell’eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L’avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L’aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L’immediata emergenza sta nell’economia reale e nell’occupazione.

2. Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro

– Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d’impresa.

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– Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie.

– Programma per la banda larga e lo sviluppi dell’Ict.

– Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.

– Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.

– Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d’inserimento.

– Salvaguardia esodati.

– Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.

– Riduzione e redistribuzione dell’Imu secondo le proposte già avanzate dal Pd.

– Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.

3. Riforma della politica e della vita pubblica

– Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione delle Province.

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– Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci.

– Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.

– Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.

– Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all’accesso alle candidature e al finanziamento.

– Legge elettorale con riproposizione della proposta Pd sul doppio turno di collegio.

4. Voltare pagina sulla giustizia e sull’equità

– Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio.

– Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.

– Nuove norme sulle frodi fiscali.

5. Legge sui conflitti di interesse, sull’incandidabilità, l’ineleggibilità e sui doppi incarichi.

Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.

6. Economia verde e sviluppo sostenibile
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– Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.

– Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.

– Piano bonifiche.

– Piano per lo sviluppo delle smart grid.

– Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.

7. Prime norme sui diritti

– Norme sull’acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.

– Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.

– Legge sul femminicidio.

8. Istruzione e ricerca

– Contrasto all’abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.

– Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.

– Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.

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