Matteo Renzi, in un intervento durante i lavori del consiglio comunale a Firenze, entra duramente sulla crisi politica post-elezione. Il sindaco rottamatore non risparmia critiche al movimento di Grillo ma anche al Pd. «Sembra quasi, in questi 15 giorni, che la discussione sul Parlamento – ha detto Renzi – sia tutta incentrata su un doppio binario: da un lato il folclore di chi pensa si possa scrivere
una pagina nuova inventando ogni giorno una cosa diversa, per fortuna è stata sventata l’idea di una marcia inaugurale su Roma» perché «ci sono già state altre marce, nel corso del secolo scorso, che hanno preoccupato la vita del nostro Paese». Continua poi Renzi: «Dall’altro binario, chi tenta di risolvere il problema della crisi e dell’impasse istituzionale nella quale siamo, fino all’ultimo giorno, con una trattativa molto, molto discutibile» ha aggiunto.
Poi il Rottamatore, rispondendo a chi gli domandava se fosse vera la preparazione di un cosiddetto “dossier” sui costi del Pd. ha dichiarato: «Non so cosa significhi richiamare oggi espressioni come “dossieraggio”. Io sono uno di quelli che non da ora, non dalle primarie, ma addirittura dalla Leopolda, propone di abolire il finanziamento pubblico ai partiti, di dimezzare il numero dei parlamentari e di rendere trasparenti tutte le spese».
«Penso sia un discorso di serietà -ha aggiunto Renzi- il fatto che fino a quando c’è il finanziamento pubblico, i partiti dovrebbero rendere trasparente le singole voci di spesa. Quindi non capisco
perché parlare di dossieraggio: non c’è nessuna attività di dossieraggio. Se ci sono delle battaglie politiche da fare, uno le fa dicendo le cose in faccia». Ai cronisti che gli domandavano se il Pd
costasse troppo, Renzi ha poi risposto: «Quando metteranno online tutte le spese, potrò rispondere».
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