Grillo e il nipote proprietari di Cinque Stelle
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Grillo e il nipote proprietari di Cinque Stelle

Si sono fatti lo Statuto e si sono nominati presidente e vicepresidente. Un passo in tutto simile a quello degli altri partiti. Non c'è Casaleggio.

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12 Marzo 2013 - 23.27


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Fra meno di tre giorni i neo parlamentari a 5 stelle siederanno in Parlamento e solo ora spuntano l’atto costitutivo e la statuto del movimento di Beppe Grillo. Documenti di cui sono dotati tutti i partiti, ma che per il Movimento 5 stelle rappresentano una novità.

Il documento, trovato da Huffington Post, è stato firmato il 18 dicembre scorso, esattamente dieci giorni dopo l’annuncio delle dimissioni di Mario Monti. Quel giorno Beppe Grillo va a Cogoleto, in provincia di Genova, poco distante da casa sua, nello studio del notaio Filippo D’Amore. Lì, insieme al nipote Enrico e al suo commercialista Enrico Maria Nadasi, costituisce l’associazione “Movimento 5 stelle”. Grillo ne diventa il presidente, il nipote vicepresidente, Nadasi invece segretario. Un passaggio formale, quello dell’associazione, probabilmente necessario per poter presentare le liste alle elezioni, che sarebbero state indette da lì a poco.

Leggendo ancora saltano fuori altri elementi di rilievo. L’assenza, ad esempio, della figura di Gian Roberto Casaleggio, il braccio destro di Grillo e guru della comunicazione del Movimento 5 stelle. «Sono il cofondatore di questo movimento insieme a Beppe Grillo» aveva detto Casaleggio in una lettera inviata al Corriere della sera il maggio scorso. Eppure in questa nuova carta il suo nome non compare mai.

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Il titolare del simbolo dei cinque stelle e del blog [url”beppegrillo.it”]http://www.beppegrillo.it/[/url] rimane Beppe Grillo. Mentre l’obiettivo del Movimento, si legge, «è la convivenza armoniosa tra gli uomini, attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell’individuo, che deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all’interno della società civile, nel rispetto delle regole istituite dallo Stato nella sua fondazione».

I valori fondanti sono libertà, uguaglianza, dignità, solidarietà, fratellanza e rispetto. Nello statuto poi è prevista l’assenza del vincolo di mandato, proprio come scritto nell’articolo 67 della Costituzione, tanto criticato da Beppe Grillo. Nella carta costituente del Movimento si fa poi riferimento a un’assemblea, da convocare almeno una volta all’anno, entro il mese di aprile. Dell’associazione i tre, Grillo, il nipote e Nadasi, hanno il titolo di soci fondatori, con il compito, tra le altre cose, di vagliare e approvare eventuali richieste di nuovi soci ordinari.

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