M5s tra riunioni, urla e casi di coscienza
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M5s tra riunioni, urla e casi di coscienza

Fanno più riunioni dei collettivi negli anni Settanta. I cittadini senatori discutono tanto, ma evidentemente non si mettono d'accordo. Casi di coscienza, dice Vito Crimi.

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16 Marzo 2013 - 20.54


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Saranno anche nuovi e solerti, ma passano il tempo a fare riunioni che neanche nelle occupazioni scolastiche degli anni Settanta. Immaginiamo il dibattito serrato tra i cittadini deputati e quello ancora più serrato tra i cittadini senatori. Dopo una giornata difficile finita con la doppia elezione oggi la giornata è finita con l’ennesima riunione nella sala
della Commissione Industria di palazzo Madama, diventata
quartier generale dei 53 esponenti del movimento in questi
giorni.

Frastornati e silenziosi, i senatori sono apparsi in girono per i corridoi del Senato. Vito Crimi dice che la gioornata è stata splendida. Insomma, dai toni concitati e dalle divisioni tra i cittadini grillini non sembrerebbe. L’ultima riunione doveva servire a spiegare alla stampa i
motivi del dissenso dalla linea ufficiale di alcuni senatori
che hanno deciso di votare Piero Grasso. E la linea da seguire
sarebbe dovuta essere quella di dire che tutti avevano votato
scheda bianca. La linea ufficiale alla fine è stata consegnata al capogruppo
Vito Crimi: i voti per Grasso? “casi di coscienza”.

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