Il popolo di Grillo si ribella ai diktat
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Il popolo di Grillo si ribella ai diktat

Grillo minaccia i senatori che hanno votato secondo coscienza. Confessate e poi... Li vuole cacciare? Ma sul blog si scatena la guerra. I suoi elettori non concordano.

Il popolo di Grillo si ribella ai diktat
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17 Marzo 2013 - 09.46


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Si sapeva che sarebbe stata dura gestire la democrazia diretta del libero commento a fronte della politica. Ma alla prima occasione sono subito scintille. Così dopo aver contato fino a centomila, Grillo ha deciso di far sapere ai senatori che o si fa quello che dice lui o si va fuori. L’ha fatto col freno a mano tirato, ma in modo esplicito con tanto di riferimento al regolamento. Risultato? I suoi elettori non ci stanno, sono incazzati, polemici sfiduciati e non accettano facilmente una svolta autoritaria. E lo scrivono. E come se lo scrivono.

Il commento più votato, nella democrazia diretta del clic? Questo:

“Questo movimento (M5S) per cui ho votato alle ultime elezioni NON MI RAPPRESENTA PIÙ. Questo ultimo post rivela la SVOLTA AUTORITARIA del M5S. SE, TRA GRASSO E SCHIFANI, per i deliri di onnipotenza di GRILLO e CASALEGGIO e PER IL VERGOGNOSO CALCOLO DEL “TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO” caldeggiato dai pazzi e dai fanatici che oramai qua sono la maggioranza, il movimento avesse permesso l’ELEZIONE DI SCHIFANI, , allora davvero nulla avrebbe avuto più senso. INVITO I SENATORI DEL M5S che hanno AVUTO IL CORAGGIO E LA SERIETÀ DI RIBELLARSI ai diktat vergognosi di GRILLO e ai SUOI DELIRI DI ONNIPOTENZA, a TENERE DURO, sono L’UNICA SPERANZA che questo movimento non cada preda dei deliri messianici DI GRILLO & Co (CRIMI in testa) evitando di trasformare quello che era una reale speranza di cambiamento in una catastrofe fascistoide in mano a gente di bassissimo livello. La stessa gente che oggi impera nei commenti di questo blog con deliri come la caccia agli infiltrati. AUGURI A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ”. Ferdinand Bardamu.

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Domanda: un infiltrato? Se sì, un infiltrato di successo direi visto che è il numero uno dei commenti. Ci sono poi quelli che si lamentano per il mancato streaming della riunione. Ma come – si chiedono – trasparenza trasparenza e poi niente streaming? Non c’è incoerenza in questa scelta?

Giuseppe da Napoli si chiede: “Non ho mai visto tanta violenza verbale come quella che sto osservando in questi commenti. Ma cosa ho votato un movimento che vuole cambiare l’Italia o le brigate rosse o ordine nuovo. Ma come la volete cambiare l’Italia eleggendo Schifani?” E ci porta a un commento ragionevole di questo tenore che rappresenta un po’ la sintesi delle problematiche: “Tutti quelli che mettono insieme tre frasi di senso compiuto vengono immediatamente insultati ed etichettati troll e infiltrati. Mentre quelli che scrivono un insulto ogni due parole, con toni da teppista da stadio, e concetti a cui confronto le chiacchere da bar sono perle di saggezza, quelli sono i veri e genuini attivisti depositari del verbo”.

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Adesso si pone il problema dei problemi. Nella democrazia di M5s conta il cosiddetto popolo del web o solo il parere di Grillo? Il passaggio rivoluzionario diventa una strettoia…

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